Il nuovo Mahindra Goa Pik-Up Plus

Mahindra Goa Pik-Up Plus, il pick-up indiano si rinnova profondamente

di Giampiero Bottino
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MILANO - I pick-up in Italia: un'offerta ampia e articolata, quasi contraddittoria in una fascia di mercato ristretta, soffocata da una normativa controversa e di non facile interpretazione che – imponendone l'omologazione come autocarri – ne scoraggia l'utilizzo non strettamente legato a esigenze lavorative, pena il rischio di sanzioni anche pesanti. Ciò non toglie che i veicoli «col cassone» registrino in Europa – Italia compresa – un crescente favore, anche se neppur lontanamente paragonabile con quello degli Usa dove sono gli storici dominatori delle vendite automobilistiche,

In questa ridotta ma vivace fetta di mercato arriva ora il nuovo Mahindra Goa, un mezzo sempre apprezzato dagli utilizzatori per le sue doti di affidabilità e robustezza, ora corredato dall'attributo Plus che intende sottolinearne i progressi registrati nel cambio di generazione. In effetti, le 51 aree di miglioramento sottolineate nella presentazione di questo pick-up lungo 5.175 mm coinvolgono tutti gli aspetti della vettura. Dal look diventato più importante ma sempre piuttosto squadrato, lontano dalle linee morbide oggi prevalenti, alle dotazioni tecnologiche che pur non rappresentando lo stato dell'arte evidenziano consistenti progressi, dal comfort e dalla configurazione dell'abitacolo e dei relativi arredi all'evoluzione del collaudato turbodiesel 2.2, ben assitito dal cambio a 6 marce che ha sostituito il precedente a 5, al quale la potenza aumentata a 140 cv ha regalato una maggior brillantezza esibita sul percorso di prova, dove il nuovo Goa si è dimostrato all'altezza delle aspettative anche nel tratto allestito per metterne alla prova le indiscutibili doti off-road.

Il nuovo pick-up ben si inserisce nel processo di crescita che vede Mahindra – grande gruppo con più di 70 anni di storia, 240.000 dipendenti e quasi 21 miliardi di dollari di fatturato – deciso a farsi largo anche in Europa con la forza dei 22 settori merceologici in cui è attivo e di una presenza in oltre 100 Paesi. Una crescita che non avviene solo per vie interne, ma anche attraverso oculate acquisizioni: il gruppo indiano detiene infatti il controllo di Pininfarina e della coreana Samsung, mentre nel campo delle due ruote è proprietario di Peugeot Scooters, nonché dei marchi Bsa e Jawa acquisiti nel 2016.

Mentre i successi ottenuti in Formula E, dove il team Mahindra ha disputato 55 gran premi in 5 campionati, salendo per 18 volte sul podio e per quattro sul gradino più alto, testimoniano di un'elevata capacità di engineering al servizio di un impegno tecnologico orientato alla mobilità del futuro, come si evince dalle anticipazioni fornite sul piano prodotto previsto per i prossimi anni e fortemente incentrato sui Suv, settore nel quale il gruppo vanta una lunga esperienza, oltre che l'indiscussa leadership produttiva sul mercato indiano.

Tornando al presente, il Goa Pick-up Plus si presenta ai consumatori italiani con prezzi competitivi per le due versioni – S6 più spartana ed essenziale, S10 dal taglio e dai contenuti più automobilistici, offerta solo con trazione 4X4 – disponibili con cabina singola o doppia a 5 posti e con un listino Iva compresa che parte dai 18.878 euro dell'S6 singola cabina 4x2 per arrivare ai 25.734 euro dell'S10 cabina doppia con trazione integrale, ma c'è un'ulteriore punta di 27.479 euro per la versione S6 equipaggiata con il sofisticato cassone a ribaltamento trilaterale.

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Martedì 18 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA