La nuova Maserati Levante Hybrid

Maserati avanti tutta con l'elettrificazione: dopo Ghibli, pronto anche il Levante ibrido, super-Suv potente e virtuoso

di Sergio Troise
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MODENA - Il piano di elettrificazione di Maserati va avanti: dopo la Ghibli, che ha fatto da apripista, arriva anche il Levante ibrido, presentato in pompa magna sia in video conferenza da Modena sia al Salone di Shanghai, ovvero nel cuore del mercato cinese, molto importante per la Casa del Tridente. Il Suv adotta la medesima motorizzazione sperimentata su Ghibli: un 4 cilindri turbo a benzina affiancato da un sistema elettrico “leggero”, a 48 Volt, per una potenza complessiva di 330 cv/450 Nm (il 90% già a 1750 giri), in grado di assicurare prestazioni di assoluto rilievo, uguali a quelle della versione benzina con motore V6 turbo, e migliori di quelle del Diesel (destinato a uscire dalla gamma): la velocità massima dichiarata è infatti di 240 km/h e l’accelerazione 0-100 richiede 6 secondi. Tutto ciò con efficienza ottimizzata, ovvero con un notevole calo delle emissioni di C02 (si riducono di oltre il 18% rispetto al benzina e del 3% rispetto al diesel). Non per niente lo slogan scelto a Modena per il lancio del nuovo super-Suv recita “più veloce, più verde, unico”. A sostenere la campagna, come testimonial, David Beckham.

Tra i plus salvaguardati c’è la conferma del sound tipico dei motori modenesi. Ovviamente sono confermati anche il cambio automatico ZF a 8 rapporti e la forza della trazione 4x4, con un rapporto al ponte dedicato. Insomma, un patrimonio di eccellenze su cui si fonda la previsione di totalizzare, con questa versione mild-hybrid, il 50% della domanda di Levante. Tutta da verificare, invece, la capacità di misurarsi con un concorrente diretto del calibro di Porsche Cayenne, equipaggiato con motori V6 e V8, per non dire di Audi, BMW, Jaguar, Mercedes, Range Rover.

Vedremo quale sarà l’accoglienza sul mercato, ma a dare credito alle ottimistiche previsioni della Casa c’è un altro dettaglio non trascurabile: pur se non ancora comunicato ufficialmente, è previsto che il prezzo sarà allineato a quello attuale del Diesel, dunque attorno ai 75.000 euro. Possibile formalizzare le prime prenotazioni, anche se le consegne avranno inizio a luglio. Intanto è stata avviata la produzione a Mirafiori, mentre il motopropulsore, progettato con il contributo degli ingegneri dell’Innovation Lab di Modena, arriva da Termoli.

Rispetto ai modelli finora conosciuti la nuova Levante con motorizzazione eco-compatibile si distingue, esteticamente, per la prevalenza del blu (per il lancio viene introdotta una nuova colorazione metallizzata tristrato), tinta scelta per connotare, sia all’esterno che negli interni, tutte le vetture ibride del brand. Esternamente si fanno notare anche piastre di protezione ed eleganti inserti cromati nella fascia anteriore (a richiesta la griglia può essere nera), spoiler posteriore in tinta vettura, luci di coda a boomerang, pinze freno pure di colore blu cobalto (optional), cerchi in lega da 19 pollici e, nell’abitacolo, dettagli specifici come le cuciture dei sedili e i pannelli porta.

Sul piano strutturale, l’auto è più leggera delle corrispondenti dotate di motori 6 cilindri benzina e diesel, ma soprattutto può vantare una migliore distribuzione dei pesi, grazie al fatto che il motore è anteriore e la batteria è collocata nella zona posteriore (senza compromettere la capacità di carico). Il tutto – viene assicurato - rende il Levante Hybrid ancora più maneggevole e divertente da guidare. Se a ciò aggiungiamo le succitate doti di velocità massima e accelerazione si avrà chiaro il quadro di una Maserati “autentica”, degna della tradizione.

Il contenuto innovativo più importante è rappresentato ovviamente dalla tecnologia mild-hybrid. Il sistema è costituito da 4 elementi: BSG, batteria, eBooster e un convertitore. Il BSG (Belt Starter Generator) svolge la funzione di un alternatore, permette di recuperare l’energia in frenata e decelerazione e va a caricare la batteria posta nel baule che, a sua volta, serve ad alimentare l’eBooster. Lo scopo della presenza di un compressore elettrico è supportare il turbocompressore classico, lavorando in serie con lo stesso e supportando l’erogazione di potenza ai bassi regimi.

Particolare importante: la strategia di funzionamento del sistema permette di avere sempre a disposizione l’eBooster, tramite batteria o BSG, qualora fosse necessario. L’accoppiata BSG-eBooster consente di dare un extra boost anche quando il motore va a pieno regime in modalità Sport, fase in cui si possono godere appieno i benefici relativi alle prestazioni, mentre in modalità normale serve a dare equilibrio a consumi e prestazioni. Inutile dire che la gestione del tutto è affidata all’elettronica, in particolare a una centralina fornita da Bosch.

Le prestazioni, come detto, restano notevoli, mentre le emissioni si attestano tra 231 e 252 gr/km di CO2 (ancora non dichiarati i consumi, in fase di omologazione). A parità di prestazioni – informa la Casa – la riduzione di CO2 prodotta allo scarico è di oltre il 18% rispetto alla versione V6 benzina da 350 hp. Tra le chiavi di volta spicca la funzione “sailing”, ovvero il “veleggiamento” che contribuisce a migliorare l’efficienza. Ciò grazie anche al sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico disponibile in modalità di guida Advanced Efficiency.

“La versione ibrida – assicurano i tecnici modenesi - abbina la fluidità di un motore a 6 cilindri alla coppia ai bassi regimi di un diesel”. In proposito, in casa Maserati si sono sforzati di evitare l’effetto turbo-lag e viene sottolineato che “la fluidità di marcia è una delle principali caratteristiche del nuovo Levante”. E ancora: i collaudatori aggiungono che “la coppia è possente e spinge ininterrottamente fino ai regimi più alti”.

Interessante anche sottolineare che rispetto alla Ghibli 4x4 ibrida è stata ricalibrata la trazione integrale, con un rapporto al ponte specifico, in modo da assicurare un rendimento da vero Suv, su strada e in fuoristrada. La trazione è abitualmente posteriore, ma in caso di necessità la forza trainante si trasferisce anche alle ruote anteriori, con immediatezza istantanea. Tutto ciò rende il Suv del Tridente capace di affrontare senza problemi i percorsi più impervi e le pendenze più forti, oltre che comportarsi come una granturismo veloce e godibile sull’asfalto.

Come si spiega tutto ciò? Non soltanto con gli interventi sulla meccanica e sull’elettronica, ma anche con una fondamentale qualità di base: molte parti del nuovo Levante (porte, cofano motore, bagagliaio) sono realizzate in alluminio leggerissimo e nell’auto sono presenti anche parti in magnesio (traversa della plancia). Grazie a questi accorgimenti il super-Suv modenese non è diventato una piuma (pesa comunque 2090 kg), ma è sicuramente più leggero del predecessore con motorizzazione tradizionale (pesa 115 kg meno del modello a benzina, 120 meno del Diesel) e ha mantenuto la ripartizione dei pesi 50:50.

Vale la pena ricordare inoltre che l’auto dispone di un differenziale autobloccante a slittamento limitato (LSD) e del torque vectoring, che operando in combinazione con il differenziale e la trazione integrale Q4, contribuisce – sui percorsi più tortuosi - a distribuire più coppia alle ruote esterne, applicando una leggera forza frenante su quelle interne. Insomma, l’ideale per ottimizzare il comportamento dinamico.

In pratica, nelle situazioni di guida normale la trazione integrale intelligente Q4 eroga il 100% della coppia alle ruote posteriori, ma sui fondi sdrucciolevoli o in caso di perdita di trazione all’assale posteriore (accelerazione da zero o velocità molto elevata in curva) il sistema reagisce immediatamente trasferendo la trazione necessaria alle ruote anteriori e in appena 150 millisecondi passa dall’erogazione del 100% della trazione alle ruote posteriori a una ripartizione del 50:50 tra gli assi. In proposito, in sede di presentazione del nuovo modello è stato sottolineato che “Levante è nato con l’obiettivo di offrire caratteristiche da vera fuoristrada, unite a prestazioni stradali degne di una Maserati”.

Per soddisfare quest’ultima esigenza anche la Levante Hybrid monta di serie uno speciale sistema di sospensioni pneumatiche: le anteriori a quadrilatero con doppio braccio oscillante; le posteriori con una configurazione multilink a 5 bracci. Se non bastasse, entrambe le sospensioni anteriori e posteriori utilizzano una barra antirollio e, per contenere il peso, 4 bracci sono in alluminio forgiato e un braccio è in fusione di alluminio.

A supporto del tutto la possibilità di scegliere tra 6 diversi livelli di assetto. Un sofisticato sistema hi-tech consente infatti al guidatore di modificare manualmente l’altezza della vettura tramite un selettore o impostando una diversa modalità di guida tramite un comando posto sulla console centrale. La variazione in altezza dall’assetto più basso a quello più alto è di 75 mm (fino a 85 mm in modalità Park). Quando la vettura è ferma, l’assetto è ribassato di 45 mm, cioè 10 mm in più rispetto alla modalità Aero 2, per facilitare l’accesso e l’uscita degli occupanti. Le sospensioni ritornano all’assetto Normal al raggiungimento di una velocità di 24 km/h. Inutile dire che grazie alla “mappatura intelligente” le sospensioni abbassano automaticamente il livello vettura alle alte velocità e consentono l’impostazione di un’altezza elevata da terra (modalità Offroad) solo al di sotto di determinate velocità tipiche della guida in fuoristrada.

Passi avanti sono stati compiuti anche in materia di dotazioni, finiture ed equipaggiamenti, soprattutto per l’allestimento GT, che si caratterizza per l’abbondanza di cromature, pelli speciali per gli interni e altri dettagli. Importante il lavoro fatto per migliorare la strumentazione e l’infotainment: spicca uno schermo centrale da 8,4 pollici con risoluzione e grafica migliorati e, soprattutto, con un effetto visivo che lo fa apparire come un unico schermo ricurvo. Il quadro strumenti comprende contagiri e tachimetro di grandi dimensioni, sempre analogici, ma con grafica rivista, al fianco di un display TFT da 7 pollici con un look tecnologicamente avanzato.

Non mancano indicatori specifici del modello, per il controllo dello stato di carica della batteria e del boost istantaneo. Soprattutto, la nuova Levante ibrida diventa un’auto sempre connessa, dotata di funzionalità e controlli in linea con le più moderne tecnologie. Grazie al nuovo Maserati Connect è possibile accedere ai servizi di Amazon Alexa quando si è a bordo e attivare un servizio Wi-fi Hotspot. Sarà facile interagire con l’auto anche da remoto, chiedere di impostare il navigatore per un certo percorso o, una volta all’interno, ascoltare una certa musica (è di serie l’impianto audio da 18 W con 8 altoparlanti, ma in optional sono disponibili impianti più potenti e sofisticati), scegliere una certa temperatura, regolare al meglio, con comandi elettrici, volante e sedile (anche massaggiante).

Soprattutto è adeguata la dotazione di ADAS per ottimizzare comfort e sicurezza, ma senza tradire la tradizionale filosofia del marchio, da sempre in prima linea nel privilegiare esperienze di guida emozionanti. L’Active Driving Assist è dunque un’evoluzione dell’Highway Assist introdotto nel 2018, ma prevede sempre il mantenimento delle mani sul volante. Se nelle versioni precedenti era utilizzabile solo in offroad, ora è a disposizione su qualsiasi strada in buone condizioni, fino a 145 km/h, con l’Adaptive Cruise Control attivato. In pratica è un modo per ridurre la fatica del guidatore e, di conseguenza, utile a migliorare la sicurezza attiva mantenendo la vettura nella corsia di marcia e adeguandone la velocità preselezionata in totale autonomia.

Tutto ciò avviene grazie a un radar e a una telecamera puntata anteriormente che rileva la segnaletica stradale orizzontale e calcola la velocità e la distanza dal veicolo che precede. Ovviamente in qualsiasi momento il guidatore può intervenire per escludere il sistema.

Mentre il nuovo maxi-Suv ibrido è ormai pronto a debuttare sul mercato, in casa Maserati fervono i preparativi anche per il Grecale, “fratello minore” del Levante (4,80 metri contro 5), che verrà costruito sulla stessa piattaforma dell’Alfa Stelvio, in questo caso non a Mirafiori, ma nello stabilimento di Cassino. Secondo le anticipazioni fin qui trapelate, il Grecale adotterà la medesima motorizzazione ibrida del Levante, ma andrà a collocarsi nella fascia di mercato inferiore (quella della Porsche Macan), proponendosi come opzione ancor più sportiva e lussuosa dell’Alfa Stelvio.

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Lunedì 19 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 20-04-2021 13:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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