Le Maserati Levante GTE e Trofeo

Maserati rinnova la gamma Levante con GTE e Trofeo, Suv con potenza e prestazioni da supercar

di Sergio Troise
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MODENA - Se non vi bastano 6 cilindri, 3 litri e 430 cavalli, e pretendete dal vostro Suv elegante e confortevole prestazioni simili a quelle di una supercar, eccovi accontentati: Maserati propone la Levante nelle versioni GTS e Trofeo con motore 3,8 litri V8 biturbo (made in Ferrari) da 530 e 580 cv. Per una ristrettissima élite di privilegiati viene riservata anche una tiratura limitata di 50 unità denominata Trofeo Launch Edition già sold out: è un super Suv da 300 km/h capace di passare da 0 a 100 kmh in 4,1 secondi. La GTS impiega 2 decimi in più sullo 0-100 e - dove consentito – tocca i 291 km/h, proponendosi a 139.600 euro, contro i 160.1000 della più sofisticata Trofeo e i 181.000 della Launch Control. Le Trofeo – vale la pena ricordarlo - si distinguono anche per un aspetto più aggressivo, sottolineato da cerchi forgiati in alluminio da 21/22 pollici, estrattori, prese d’aria sul cofano motore, calandra e splitter anteriore in carbonio, spoiler posteriore e minigonne.

Con tocchi di stile meno vistosi (ma in grado di assicurare 400.000 combinazioni possibili per allestimenti e dotazioni) si distingue anche la GTS, privilegiando comunque soluzioni mirate ad esaltare il mix di eleganza e sportività che da sempre caratterizza le vetture del marchio modenese. Un marchio ricco di storia e con una reputazione straordinaria, costretto negli ultimi tempi a rallentare per la crisi del mercato cinese (il secondo, per Maserati, dopo gli USA) e il calo delle vendite in Europa, ma avviato verso un riassetto del management (si è appena insediato al vertice Davide Grasso, ex Nike, senza per questo rinunciare ad Harald Wester) e, soprattutto, verso il ringiovanimento della gamma: un’operazione che prevede l’arrivo di 5 nuovi modelli nei prossimi tre anni, l’introduzione di sistemi ibridi ed elettrici e l’estensione dei sistemi di guida assistita. Lo start è programmato per la primavera del 2020, con l’arrivo di una nuova sportiva (verrà svelata a marzo al Salone di Ginevra) destinata a sostituire le attuali GranTurismo e GranCabrio.

Al momento l’auto più giovane (è nata nel 2012) e apprezzata dal pubblico è proprio la Levante, che ha regalato al marchio modenese molti clienti mai conosciuti prima (il 90% degli acquirenti del Suv non aveva mai avuto prima una Maserati) e da oggi promette di offrire qualcosa di più a coloro che non vogliono spingersi fino agli eccessi dei super Suv firmati Lamborghini o Bentley (tra non molto anche Ferrari), ma pretendono un posto di diritto tra gli sport utility in grado di regalare prestazioni emozionanti e autentico piacere di guida.

Nel mirino, probabilmente, c’è in particolare la Porsche Cayenne, appena aggiornata con una versione Coupé pure dotata di un V8 turbo di potenza elevata (549 cv), anche se il vero attacco agli storici rivali tedeschi partirà, come detto, nel 2020, con la nuova granturismo: un’auto molto attesa, che verrà industrializzata non a Mirafiori (dove nasce la Levante) ma nello storico stabilimento di Modena, dove si intensificherà la costruzione semi-custom, riducendo al minimo indispensabile l’impiego dei robot (attualmente ce n’è uno solo in funzione, per il montaggio dei parabrezza di GranCabrio e GranTurismo) e dove verrà intensificato il programma One of One, nato per consentire ai clienti più esigenti di “cucirsi l’auto addosso”.

In attesa dei cambiamenti programmati a partire dal 2019, Maserati ha aggiornato la gamma Levante con l’introduzione anche in Europa (dopo l’anteprima negli USA) delle succitate versioni GTS e Trofeo: un lavoro di affinamento complessivo, che non riguarda soltanto la cavalleria ma anche il resto, con un occhio particolare all’handling e al comportamento dinamico, qualità per nulla scontate su un macchinone che supera i due quintali.

Ma su questo fronte i tecnici modenesi hanno goduto di un privilegio non da poco, e cioè l’ottima base di partenza sulla quale hanno lavorato. Chiunque abbia avuto il privilegio di guidare una Levante sa, infatti, che si tratta di un Suv capace di adeguarsi, in base alle circostanze del momento, a una guida da buon padre di famiglia, oppure di regalare emozioni da autentica sportiva, per non dire delle insospettabili qualità fuoristradistiche. Il tutto è favorito, come detto, dalla “mitica” piattaforma Giorgio, ma anche dall’elettronica, in particolare dal sistema IVC (Integrated Vehicle Control) che nella Levante Trofeo include la modalità Corsa con tanto di Launch Control per partenze brucianti. Abbiamo provato il dispositivo sulla pista del piccolo aeroporto di Modena: piede sinistro sul freno, acceleratore a tavoletta, contagiri su, fin quasi al limite dei 7000, poi via a tutto gas fino a sfiorare i 190, prima di rallentare in prossimità del fine pista. Emozionante. Ma nulla più d’un gioco assolutamente ininfluente e del tutto sconsigliabile nell’uso quotidiano.

Sorprendente anche il comportamento in fuoristrada, in questo caso sperimentato al volante della Levante GTS tra i pendii scoscesi e il pietrisco di una cava nei pressi di Modena. Grazie all’elettronica l’auto si solleva e supera ostacoli anche impegnativi; il sistema automatico di controllo della velocità e frenata provvede a gestire la marcia lungo i dirupi più impervi (frango, neve, pietrisco) e non c’è pendenza che condizioni le capacità di trazione in modalità offroad.

Ciò detto siamo certi che l’impiego di quest’auto in fuoristrada resti limitato ad eventuali situazioni occasionali e non rappresenti una priorità per i clienti Maserati. I quali scelgono il Suv del tridente per lo stile, il lusso, il comfort e, ovviamente, la potenza del motore. Che per la versione Trofeo da 580 cv e 780 Nm (156 cv/litro) – vale la pena sottolinearlo - è stato rivisitato nei componenti essenziali come bielle, pistoni, valvole, albero, portate dell’aria, ed è oggi il più potente mai adottato su una Maserati di serie, ma anche capace di rispondere alla normativa Euro 6d Final sulle emissioni. Nel discorso sulle qualità della motorizzazione rientra anche il sound, come tradizione modenese particolarmente curato, per non dire del cambio a 8 marce, in grado di esaltare il divertimento di guida sia in funzione automatica sia utilizzando le levette al volante.

Abbiamo sperimentato con particolare gusto ciò che è in grado di assicurare la Levante Trofeo grazie ad un test approfondito sulle strade tortuose dell’entroterra modenese, durante il quale abbiamo tenuto inserita quasi permanentemente la modalità Sport. E abbiamo riscontrato un equilibrio stupefacente tra dimensioni e agilità. L’irrigidimento delle sospensioni regala un assetto sportivo (abbassato di 15 mm) degno di una granturismo, ma ciò che fa davvero la differenza è il succitato IVC, che legge l’angolo di sterzata e analizza velocità, imbardata e accelerazione anche quando i controlli della trazione e della stabilità sono staccati. Ciò fa in modo che aumenti la confidenza tra il guidatore e chi guida, con conseguenze benefiche sulla giusta impostazione delle traiettorie in rapporto alla velocità e alle condizioni della strada. Se ne giova il piacere di guida, ma anche la sicurezza. E scusate se è poco.
 

 

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Venerdì 12 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA