La nuova Lamborghini Urus

Non solo prestazioni: Lamborghini Urus al top anche per stile, lusso, comfort e dotazioni

di Sergio Troise
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SANT’AGATA BOLOGNESE - Nel presentare in anteprima la Urus, primo Suv con prestazioni da supercar, alla Lamborghini hanno tenuto a spiegare che lo sforzo dei designers è stato concentrato sulla necessità di armonizzare la sportività estrema con le qualità tipiche di un’auto di lusso, spaziosa e confortevole. Operazione difficilissima. Ma l’obiettivo è stato centrato in pieno. Con il suo V8 da 650 cavalli la Urus è infatti un “razzo” che vola a 305 km/h passando da 0 a 100 in 3,6 secondi, ma è anche un macchinone lungo 5,10 metri e largo 2 (senza contare gli specchi retrovisori esterni), con 4 o 5 posti (a scelta del cliente) e un vano bagagli flessibile, con capacità compresa tra 616 e 1596 litri. Il tutto nella cornice di una coupé autentica, con tanto di tetto basso e spiovente verso il retro, finestratura sottile, frontale aggressivo, sbalzi corti, prese d’aria, spoiler e vari dettagli dedicati all’ottimizzazione dell’aerodinamica.

 


Stile moderno e citazioni del passato. A Sant’Agata Bolognese, insomma, hanno voluto realizzare qualcosa di rivoluzionario, qual è oggettivamente questo primo Suv con prestazioni da supercar, senza tradire stilemi e “regole fisse” da sempre rispettate nella factory dei tori. Ecco dunque le proporzioni rispettate tra superfici di carrozzeria (due terzi) e vetratura (un terzo), i fari a Led nella tipica forma a Y di tutte le Lamborghini, la sagoma del cofano motore a cupola che richiama quelle della Miura e della Aventador, in questo caso accentuata dalle linee diagonali utilizzate per la prima volta sulla Countach e poi diventate una caratteristica di altri modelli con il toro sul cofano. Tra le tante citazioni, spicca anche la linea del tetto che si allarga alla base del pannello posteriore nello stile proprio di modelli come Countach e Murciélago. E ancora: si fanno notare le prese d’aria frontali, che rimandano alla LM002, il maxi fuoristrada che già negli anni 80 rivelò l’intenzione di Lamborghini di cimentarsi oltre i ristretti confini delle supercar stradali. Ispirati alla progenitrice off-road del secolo scorso sembrano inoltre i passaruota esagonali, poi utilizzati anche sulla Countach, mentre ricordano soluzioni più recenti i cristalli posteriori molto angolati, realizzati con tecnologia “glass-on-glass” in sostituzione del montante C, già visti anche sulla Huracán.

Forma e funzione. Le citazioni stilistiche hanno ispirato dunque un progetto che fa comunque dell’innovazione un pregio primario. Ma anche nel campo dell’aerodinamica si è seguita la traccia di un percorso tradizionale per Lamborghini: l’aerodinamica è stata perciò affinata rispettando la regola del corretto equilibrio tra forma e funzione. “Ogni pannello – è stato spiegato nel corso della presentazione in anteprima - contribuisce al coefficiente globale di resistenza aerodinamica della vettura”. E allora, lo splitter anteriore e le grandi prese d’aria, in combinazione con le ampie aree coperte del sottoscocca, dovranno assicurare un flusso ottimale dell’aria. E ancora: le alette aerodinamiche sui bordi esterni del lunotto posteriore, l’ala posteriore oscillante, lo spoiler posteriore integrato e il labbro dello spoiler contribuiranno, nel loro insieme, a ridurre la resistenza. Mirata a migliorare il raffreddamento dei freni è invece la soluzione dei passaruota con prese Naca. Tutto ciò – com’è facile immaginare – deve contribuire a migliorare il comportamento dinamico dell’auto, inflenzando stabilità e sicurezza. Ma non solo: “Un’aerodinamica efficiente – tengono a dire in casa Lamborghini - contribuisce anche ad ottimizzare i consumi e ad esaltare l’acustica interna, a beneficio del comfort nelle diverse condizioni d’impiego dell’auto”.

In fuoristrada senza rischi. Oltre alle sei modalità di guida previste (Terra, Strada, Neve, Sport, Corsa, Sabbia), per la Urus è disponibile anche un pacchetto opzionale Off-Road, che si aggiunge alle modalità di guida Terra e Sabbia, includendo specifici paraurti rinforzati in metallo e protezioni aggiuntive del sottoscocca, in modo da consentire una guida senza pensieri su neve, nei boschi o sulle dune di sabbia.
 

 

Uso quotidiano tra lusso e comfort. Ma se è vero che il progetto non ha trascurato gli aspetti ludici e avventurosi legati ad un uso fuoristradistico, rimane in primo piano l’intenzione di proporre un’auto ad altissime prestazioni in grado di offrire anche equipaggiamenti, finiture, dotazioni e comfort per un uso quotidiano legato al lavoro e alla famiglia. Lo spazio nell’abitacolo, del resto, non manca, grazie anche al passo superiore ai tre metri e – assicura la Casa - alla configurazione dei sedili.

Quattro o cinque posti. I sedili anteriori prevedono ben 12 regolazioni a comando elettrico, ma nella lista degli optional è già inclusa una soluzione con 18 regolazioni e varie funzioni, tra cui ventilazione e massaggio. La seduta posteriore standard è dotata di uno schienale mobile e ribaltabile, oltre che di sistema di ritenuta Isofix. La configurazione può essere, a scelta, a 4 o 5 posti. In quest’ultimo caso la possibilità di ribaltare e muovere il sedile posteriore aumenta la versatilità e la capacità del vano bagagli, che può arrivare, come detto, fino a 1.596 litri. Tutto ciò in un festival della qualità che riguarda i materiali, tra pelli pregiate, Alcantara, alluminio, fibra di carbonio o legno.

Tutto sotto controllo. Anche negli interni, così come per il design esterno, a ben guardare emergono citazioni stilistiche che richiamano Lamborghini del passato: il sottile design a Y del cruscotto orientato verso il posto di guida, con le sue doppie ali argentate verso cui risale la console centrale, si ispira alla LM002 e alle attuali supersportive di casa Lamborghini. E ancora: il tema esagonale tipico del marchio viene riproposto in ogni particolare degli interni, dalle bocchette di ventilazione alle maniglie delle porte, dai portabicchieri ai moduli airbag. Sul volante sono disposti i pulsanti multifunzione per il controllo del sistema d’infotainment che permette di accedere a comandi di configurazione, dispositivi multimediali, telefono e funzioni di navigazione. Un display TFT completamente digitale, personalizzabile dal conducente, visualizza le informazioni principali in immagini animate 3D.

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Venerdì 8 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 11-12-2017 15:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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