La nuova Megane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid

Renault avanti con l’ibrido ricaricabile plug-in E-Tech: dopo Clio e Captur ecco la familiare ecologica Megane Sporter

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

ROMA - Il gruppo Renault, com’è noto, ha annunciato da tempo un drastico piano di risparmi per oltre 2 miliardi di euro su tre anni, che prevede la soppressione di circa 15mila posti di lavoro nel mondo, 4.600 dei quali in Francia. Ciò non toglie che vadano avanti i piani di modernizzazione della gamma, con l’avanzamento dell’elettrificazione e l’arrivo di nuovi modelli, in testa il Suv-Coupé Arcana, atteso nel corso del 2021, e l’e-Vision, avveniristico Suv full electric atteso sul mercato tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Da tempo, del resto, il Gruppo Renault ha annunciato che la propria gamma sarà interamente elettrificata entro il 2022 con 8 modelli al 100% elettrici e 12 modelli ibridi e ibridi plug-in per i quali è stata messa a punto l’innovativa tecnologia E-Tech, orgogliosamente definita “rivoluzionaria”.

A partire dal gennaio scorso (Salone di Bruxelles) la Casa francese ha già lanciato la Clio E-Tech Hybrid 140 cv e la Captur E-Tech Plug-in hybrid 160 cv, entrambe approdate con successo sul mercato europeo (Italia compresa); a marzo avrebbe dovuto debuttare a Ginevra anche la nuova Renault Megane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid, ma la cancellazione – causa Covid - del Salone svizzero impedì la classica anteprima sotto i riflettori del Palexpo. La diffusione della pandemia ha fatto il resto e il lancio commerciale ha subìto qualche ritardo.

Ora la nuova Megane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid è disponibile sul mercato italiano in due allestimenti, uno orientato prevalentemente al business, l’altro – denominato RS Line – più ai privati (aggiunge cerchi in lega da 17 pollici, doppio scarico cromato, interni con sellerie in Alcantara e altri dettagli come i poggiatesta integrati, gli inserti in carbonio, la pedaliera in alluminio.). L’obiettivo della Casa è continuare nella scia di un successo dipanatosi lungo 4 generazioni (dal 1995) con 7 milioni di unità vendute, distinte in tre tipi di carrozzeria (oggi rimane disponibile soltanto la wagon) e segnalatesi anche per le versioni più sportive, con ben tre record stabiliti sul circuito del Nurburgring.

Dell’ultima generazione, datata 2016, sono state commercializzate in Italia oltre 38.000 unità, poco più del 50% ad aziende, e circa il 60% in versione Sporter (station wagon). Ora la filiazione italiana della casa francese vuole proseguire sulla medesima strada, ma con il “valore aggiunto” della tecnologia ibrida già sperimentata con successo su Clio e Captur e con l’ambizione di conquistare sempre più clienti anche tra le aziende votate al business. Proprio per questo l’auto è stata presentata, sia pure con una videoconferenza da remoto imposta dalle circostanze, in una ambientazione particolare, ovvero all’interno del parco romano di Villa Blanc, 39.000 metri quadri di verde vincolato, che dal 2017 ospita il Campus della Luiss Guido Carlo, ateneo che prevede studi e ricerche estesi ai processi di business ed agli ambienti corporate coprendo campi emergenti quali etica, responsabilità sociale, sostenibilità.

“Energia per il tuo business” recita il claim per la campagna di lancio, incentrata sulla tecnologia dell’ibrido plug-in: una svolta importante, destinata a ridimensionare definitivamente la preferenza per il Diesel anche tra gli automobilisti che usano l’auto di famiglia per lavoro e percorrono molti chilometri. In casa Renault continuano a dire che “l’alimentazione a gasolio è stata ingiustamente demonizzata”, ma aggiungono, con convinzione, che “la conversione tecnologica è ormai in atto e l’elettrificazione rappresenta la soluzione ideale anche per chi accumula percorrenze annuali molto lunghe”.

Certo, le vendite di auto elettrificate e full electric non sono ancora altissime, ma altissima è la crescita percentuale: basti dire che nel confronto tra gennaio-novembre 2019 e 2020 il mercato delle auto elettriche, mild-hybrid e ibride plug-insieme è cresciuto del 108%. E questa tendenza ormai consolidata - sostengono in Renault Italia - non è sostenuta esclusivamente dagli incentivi (peraltro insufficienti) ma anche da una coscienza ambientale sempre più diffusa. Da qui la convinzione di proseguire senza indugi sulla strada dell’ibrido E-Tech, con l’obiettivo di recitare ancora un ruolo importante nel segmento C (30% del mercato Italia) e, in particolare, tra le familiari (confinate nel 10%, a causa del boom di Suv e Crossover).

La nuova Megane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid è stata ritoccata in dettagli che riguardano lo stile, con l’introduzione di nuovi paraurti, fari full Led (illuminano quasi il doppio della fanaleria precedente), interni rivisitati, cruscotto digitale personalizzabile e una serie di optional qualificanti come la sellerie in pelle e la disponibilità di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che prevede 16 dispositivi di cui 5 nuovi: il cruise control attivo, il rilevatore di stanchezza del guidatore, la frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, la sorveglianza dell’angolo cieco, il rilevamento di un ostacolo posteriore.

La Casa francese assicura che restano invariati gli spazi a bordo, con 5 posti e un vano bagagli da 447 litri, ampliabile a 1408 con i sedili posteriori ripiegati. Per carichi ingombranti in lunghezza si può sfruttare anche lo spazio occupato dal sedile passeggero anteriore (ripiegabile) e occupare fino a 2,70 metri.

Ma il punto di forza su cui Renault fa affidamento è sicuramente l’E-Tech, la tecnologia ibrida plug-in sperimentata sin dal 2014 in Formula 1 e già presente su Clio e Captur. “Su questo fronte siamo stati pionieri” dicono in Renault, senza perdere occasione per ricordare la frase pronunciata da Luca De Meo poco dopo l’insediamento, il primo luglio scorso, al vertice della Casa francese con il ruolo di amministratore delegato: “Abbiamo in casa una pepita”.

Le attività di ricerca e sviluppo sulla tecnologia ibrida – vale la pena ricordarlo - hanno assicurato a Renault ben 150 brevetti e messo l’azienda in condizione di proporre al mercato prodotti molto sofisticati dal punto di vista meccanico. La Megane Sporter adotta dunque il gruppo motopropulsore costituito da un motore termico 4 cilindri 1.6 che dialoga con due unità elettriche e un alternatore/starter ad alta tensione (HSG: High-Voltage Starter Generator). Le unità elettriche vengono alimentate da una batteria da 9,8 kWh e 400 Volt e la potenza complessiva è di 160 cv. Il cambio automatico Multimode è privo di frizione e di sincronizzatori, in modo da ridurre gli attriti e migliorare la fluidità: chi ha avuto l’opportunità di provarlo assicura che funziona un po’ come un CVT, ma con un minore effetto trascinamento. Le partenze avvengono tutte in modalità elettrica; una volta in movimento, poi, il sistema provvede a tenere alta la carica della batteria con le decelerazioni e la frenata rigenerativa.

Tutto ciò contribuisce ovviamente a ridurre consumi ed emissioni, fino a medie dichiarate di 1,3 litri per 100 km e 28 gr/km di CO2. L’autonomia in elettrico è di 65 km, la velocità massima raggiungibile senza sfruttare anche il motore termico è di 135 km/h; per l’accelerazione viene dichiarato dalla Casa il tempo di 4,1 secondi sullo 0-50; 6,6 secondi il tempo per passare in progressione dagli 80 ai 120 km/h.

Il centro di comando della Renault Megane ibrida plug-in si chiama Renault Easy Link e si caratterizza con uno schermo multimediale centrale da 9,3 pollici. Il cruscotto da 10,2 pollici è interamente digitale e si possono selezionare diverse modalità di guida: in Pure si sfrutta l’alimentazione 100% elettrica fino a 135 km/h; in MySense o Sport si può usufruire della funzione E-Save e assicurarsi una carica minima del 40%. Inutile dire che la Sport massimizza le prestazioni, mentre il comando EV abilita la sola trazione elettrica, sempre che la batteria sia abbastanza carica. A proposito di batteria, è prodotta dalla sudcoreana LG e viene fornita con 8 anni di garanzia. Per la ricarica la Casa francese prevede l’accesso al programma dell’area personale MY Renault o al sistema multimediale Easy Link. Alle colonnine da 22 KWh (le più diffuse in Italia) il tempo richiesto per la ricarica della batteria è di 3 ore; 5 ore allacciandosi al cavo per uso domestico.

Inutile dire che tra i vantaggi assicurati a chi guida un’auto ibrida plug-in come la nuova Renault Sporter c’è la possibilità di entrare nei centri storici. Ciò vuol dire agevolare le consegne nell’ultimo miglio: ideale, dunque, per le aziende, che tra l’altro possono avvantaggiarsi anche di agevolazioni fiscali, di risparmi sulle polizze d’assicurazione e, non ultimo, di un credito d’immagine legato alla coscienza ambientale. Ma ci sono interessanti vantaggi anche per i privati, come l’esenzione dal pagamento del bollo, la possibilità di parcheggiare gratis nelle strisce blu, l’ingresso libero in molte ZTL, l’autorizzazione a circolare anche nei giorni di blocco del traffico veicolare imposti dall’inquinamento atmosferico. Sia per le aziende sia per i privati, inoltre, sono previste detrazioni fiscali dal 50 al 110% legate all’acquisto delle colonnine di ricarica.

I prezzi della nuova Megane Sporter E-Tech ibrida plug-in partono da 36.000 euro per la versione Business e da 39.550 per la RS Line. Renault ha avviato la campagna di lancio con un finanziamento che prevede una rata di 240 euro al mese e vantaggi fino a 9.500 euro in caso di rottamazione e incentivo statale.

  • condividi l'articolo
Venerdì 11 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2020 10:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti