La nuova volkswagen T-Cross

T-Cross, l'amica del cuore. Volkswagen presenta il suo ambizioso crossover da città

di Nicola Desiderio
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AMSTERDAM - La Volkswagen che non c’era si chiama T-Cross ed è il nuovo crossover urbano che si aggiunge alla gamma del costruttore tedesco posizionandosi al di sotto della T-Roc con l’obiettivo di intercettare uno dei segmenti più effervescenti del mercato. La T-Cross è basata sulla piattaforma MQB A0, la stessa della Volkswagen Polo che con la nuova nata condivide anche lo stabilimento dove viene costruita, a Pamplona. Il confronto tra i due modelli è dunque inevitabile a partire dalla dimensioni. La T-Cross è lunga 4,11 metri, dunque solo 5 cm più della sorella, è poi larga 1,74 e alta 1,56 (+10 cm) con un passo di 2,65 metri e offre più spazio interno, specialmente per la testa e per i bagagli con un vano che parte da 385 litri, spostando in avanti il divano cresce a 455 litri e abbattendolo sale a 1.281 litri.
 

 

Lo stile è volutamente da Suv, dunque con i due volumi ben definiti e protezioni applicate sia ai paraurti sia agli ampi parafanghi capaci di ospitare ruote montate su cerchi da 16, 17 e 18 pollici dalle tinte vivaci. L’insieme offre quella solidità visiva che una Volkswagen deve avere, grazie anche al muso alto e ai tagli ricavati sui fianchi. Come sulla T-Roc, la firma luminosa dei fari si integra graficamente con la calandra e le luci inferiori hanno forma esagonale mentre i gruppi ottici posteriori sono collegati da una fascia catarifrangente. L’abitacolo è un bell’esempio di fantasia al servizio della tecnologia e dell’ergonomia. Si possono infatti avere rivestimenti bicolori per i sedili e pannelli con disegni tridimensionali per la plancia dove la parte del leone la fanno gli schermi: uno – volendo – per la strumentazione digitale, al posto delle tradizionali lancette, e uno per il sistema infotelematico.
Ha lo schermo da 8 pollici e fornisce diversi servizi online, inoltre può essere completato da un impianto audio da 300 Watt e specchia ogni tipo di dispositivo che può essere ricaricato attraverso la piastra a induzione o una delle 4 prese USB presenti.

La dotazione di sicurezza comprenderà di serie, già dall’allestimento di partenza, la frenata autonoma con riconoscimento dei pedoni, l’allerta per la stanchezza, il sensore per l’angolo cieco, l’assistenza per le partenze in salita e il mantenimento attivo della corsia. A richiesta si potranno avere anche la regolazione adattiva della velocità e il sistema semiautomatico di parcheggio. Al lancio ci saranno due motori. Il primo è il noto 3 cilindri mille a benzina da 95 cv o da 115 cv, quest’ultimo disponibile sia con il cambio manuale a 6 rapporti sia con il DSG doppia frizione a 7 marce. Per ottemperare ai nuovi standard Euro 6D-Temp, allo scarico c’è il filtro antiparticolato mentre il diesel 1.6 da 95 cv si servirà del filtro SCR per raggiungere lo stesso obiettivo e anch’esso potrà montare il cambio DSG. Non sono stati ancora dichiarati i consumi né i livelli di emissioni di CO2 ma, conoscendo le doti delle due unità, saranno sicuramente tra i migliori del segmento. Per chi invece desidera una T-Cross più pepata, ci sarà una versione spinta dall’1.5 da 150 cv capace di imprimere prestazioni notevoli (220 km/h, 0-100 km/h in 7,8 secondi) e dotato del sistema che disattiva due dei 4 cilindri a basso carico, così da ridurre la richiesta di benzina quando si viaggia con un filo di acceleratore.

Con la T-Cross la Volkswagen può offrire al mercato la gamma di veicoli a ruote alte più giovane visto che la T-Roc è stata presentata lo scorso anno, nel 2016 è arrivata la Tiguan di seconda generazione che ha superato i 5 milioni di unità prodotte ed è una delle 10 automobili più vendute al mondo, la Tiguan Allspace a 7 posti è novità di qualche mese fa mentre la Touareg, che nel 2002 è stato il primo Suv di Volkswagen, è da poco arrivata nei concessionari con la terza generazione e si appresta a superare il milione di unità. Ma non è finita. Oggi una Volkswagen venduta su 5 nel mondo è un Suv o un crossover, ma nel 2025 saranno il 50% grazie ad una gamma che comprenderà oltre 30 modelli.

Alcuni di questi saranno globali ed altri specifici per alcuni mercati chiave. In Nordamerica il Teramont presto sarà affiancato dall’Atlas Cross Sport e il Tanoak mentre Cina, Russia e Medio Oriente avranno il Tharu e il Tayron. Per tutti i mercati saranno la T-Roc cabriolet e la ID Crozz, il primo Suv elettrico di Volkswagen che debutterà nel 2020 e sarà basato sulla nuova piattaforma MEB, concepita appositamente per dare vita ad una famiglia di auto ad emissioni zero. Una strategia ad ampio spettro dunque, della quale la T-Cross è tuttavia un elemento importante, soprattutto per l’Europa e l’Italia dove sarà venduta dall’aprile del 2019 con suo prezzo di attacco che non dovrebbe superare i 18mila euro.
 

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Martedì 6 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2018 09:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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