La Toyota GR Yaris

Toyota GR Yaris, arriva su strada tutta la tecnologia dell’auto che ha vinto il mondiale rally

di Nicola Desiderio
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ROMA - È lei l’auto da strada più vicina alle competizioni? Sicuramente è il concentrato più fedele di un’autentica campionessa del mondo. È la Toyota GR Yaris, figlia della vettura che ha vinto due titoli mondiali WRC (Costruttori nel 2018 e Piloti nel 2019 con Ott Tänak) e madre di quella che vuole continuare a vincere negli anni a venire.

La GR Yaris è stata sviluppata direttamente dal reparto rally, diretto dal 4 volte campione del mondo Tommi Mäkinen, e dalla Toyota Gazoo Racing sulla base della nuova Yaris attesa tra poco nei concessionari. A differenza di quest’ultima, ha la carrozzeria 3 porte e una struttura mista: la parte anteriore è ripresa dal nuovo pianale GA-B, quella posteriore dalla GA-C della Corolla e della C-HR per avere le sospensioni a doppio braccio oscillante al posto dell’assale torcente e carreggiate più larghe. Le portiere hanno i finestrini senza cornice, come una coupé, e sono in alluminio, così come il portellone e cofano motore, mentre il tetto, ribassato di ben 91 mm, è in materiale composito plastico rinforzato con fibra di carbonio così da diminuire la massa e distribuirla nel modo migliore.

Proprio per questo motivo, il motore è stato spostato verso l’abitacolo. Ha la cilindrata di 1,6 litri – 1.618 cc, per la precisione – come quello della vettura da competizione, ma ha 3 cilindri, come tutte le versioni di serie della nuova Yaris. Ha 12 valvole, un rapporto di compressione elevato (10,5:1) per un motore turbocompresso, i pistoni raffreddati a getto d’olio multiplo e l’alimentazione con doppia iniezione (diretta e indiretta) per una potenza di 261 cv e una coppia di 360 Nm. Totalmente nuovo anche il cambio manuale a 6 rapporti, i cerchi montano pneumatici Dunlop 225/40 R18 mentre i freni hanno dischi baffati: da 356 mm di diametro con pinze a 4 pistoncini, posteriori da 297 mm con pinze a 2 pistoncini. Con un peso di soli 1.280 kg, il rapporto peso/potenza è di 4,9 kg/cv per prestazioni davvero straordinarie: 230 km/h (autolimitati) e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi.

Un contributo fondamentale, anche in termini di leggerezza, è fornito dal nuovo sistema di trazione integrale GR-Four che nel nome ricorda la Celica GT-Four, dominatrice dei rally alla fine negli anni ’90 e ultima Toyota a fare da ponte tra il mondo delle vetture da competizione e quelle stradali. Il sistema utilizza un giunto centrale multidisco che ripartisce la coppia motrice in modo continuo assegnandone fino al 100% su un solo assale. La versione Circuit, dotata anche di cerchi forgiati con pneumatici Michelin, adotta anche differenziali Torsen in modo da ripartire meccanicamente la coppia tra le ruote interne ed esterne. In ogni caso, il pilota può selezionare 3 modalità di guida: Normal, con ripartizione anteriore/posteriore di base della coppia 60/40, Sport 30/70 e Track 50/50. Può anche regolare l’intervento del controllo elettronico di stabilità.

Anche il resto della vettura trasuda prestazioni e contatto con il mondo delle corse, a cominciare dalla cura dell’aerodinamica passando per i passaruota posteriori allargati e gli interni con rivestimenti in pelle e scamosciato, sedili da competizione, pedaliera in metallo, tunnel rialzato per avvicinare la leva del cambio e strumentazione modificata con indicazioni e strumenti specifici, tra cui quello che permette di controllare l’azione del sistema di trazione integrale in tempo reale. La Yaris GR avrà anche un trattamento speciale dal punto di vista della produzione visto che sarà assemblata presso la fabbrica di Motomachi su una linea dedicata. A differenza della precedente GRMN, non sarà una serie limitata, ma la sua esclusività sarà determinata dalle prestazioni e dal prezzo, degne di un’auto che, sulla carta, non ha eguali.

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Lunedì 13 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 14-01-2020 20:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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