La Volkswagen Golf Gti

Volkswagen, l’ottava meraviglia: si rinnova la mitica GTI. Ecco la nuova generazione della più iconica delle Golf

di Nicola Desiderio
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ROMA - Ogni Volkswagen Golf deve avere la sua GTI. Un rapporto simbiotico, originario che si rinnova con l’ottava Golf GTI e che affonda le sue radici ben 45 anni fa quando al Salone di Francoforte del 1975, un anno dopo il debutto della nuova Volkswagen, fu presentata una versione dotata di motore 1.6 ad iniezione da 110 cv in grado di trasformare una tranquilla auto da famiglia in una sportiva da oltre 180 km/h. L’idea era di farne 5mila unità ed invece ne sono state costruite oltre 2,3 milioni. La GTI numero 8 è la più digitale di sempre, seguendo così l’evoluzione tecnologica della Golf. Ed evoluzione c’è anche nello stile, che onora gli elementi tipici della GTI con soluzioni nuove come il filo rosso sulla calandra che diventa luminoso, i 5 mini proiettori inseriti nella grande griglia inferiore a nido d’ape e il logo GTI posizionato al centro del portellone. Nell’abitacolo digitale della nuova Golf GTI non possono mancare i sedili sportivi rivestiti di tessuto quadrettato.
 

Il lavoro degli stilisti ha portato una migliore aerodinamica, non solo per la resistenza all’avanzamento (cx da 0,30 a 0,275), ma anche per una consistente riduzione della portanza. Gli ingegneri si sono invece concentrati sulle doti dinamiche per rendere la GTI più facile e, allo stesso tempo, più precisa ed efficace. L’assetto è più basso di 15 mm e le sospensioni, dotate di ammortizzatori a controllo elettronico, sono collegate più rigidamente alla scocca. L’avantreno presenta il sottotelaio in alluminio della Clubsport, più rigido e leggero di 3 kg, mentre il retrotreno ha una nuova geometria. Lo sterzo progressivo è stato reso ancora più diretto (2,1 giri del volante) e, grazie anche al differenziale autobloccante a controllo elettronico, esalta la direzionalità della Golf GTI limitando la naturale tendenza ad allargare le traiettorie in curva. Il pilota più smaliziato può anche regolare l’ESC su 3 livelli: On, Sport oppure disinserirlo selezionando la posizione Off, ma è sempre pronto a riattivarsi automaticamente se i sensori percepiscono una situazione di pericolo. La Golf GTI 8 può montare cerchi da 17 fino a 19 pollici e sotto il cofano ha il raffinato 2 litri da 245 cv e 370 Nm, accoppiato con il cambio manuale a 6 rapporti o DSG doppia frizione a 7 rapporti. I dati di consumo ed emissioni non sono stati ancor dichiarati, così come i tempi di accelerazione, mentre si sa che la velocità massima è autolimitata a 250 km/h.

Quello che invece si sa è che la nuova GTI è nettamente più efficace tra le curve. Sui 3,3 chilometri del circuito handling del centro prova di Ehra-Lessien, la “8” ha girato in 2’04”8 contro i 2’08”7, ovvero 4 secondi in meno rispetto alla precedente GTI. Anche lo slalom da 18 metri e nella prova ISO del doppio cambio di corsia vengono compiuti ad una velocità superiore di 3 km/h.

Dunque prestazioni e piacere di guida nettamente superiori arricchiti dalla scritta GTI sul volante, un nuovo pulsante di avviamento luminoso e un’interfaccia uomo-macchina interamente digitale e personalizzabile. La nuova Golf GTI arriverà a breve nei concessionari seguita da un altro classico, la GTD da 200 cv, e dalla GTE ibrida plug-in che eguaglia i 245 cv della GTI, ma ottenuti con un 1.4 a benzina, un motore elettrico e una batteria da 13 kWh che le permetterà di marciare ad emissioni zero per circa 60 km fino a 130 km/h.

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Domenica 30 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 31-08-2020 12:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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