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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Mav Verstappen e Lewis Hamilton

Abu Dhabi, il finale in uno scatto: si placano gli animi, sarà “leale” il duello fra Hamilton e Verstappen

di Giorgio Ursicino

Il grande giorno è arrivato. Domani a Yas Marina, nella futuristica Abu Dhabi, si assegna il Campionato del Mondo di F1. Un duello come ai vecchi tempi. Achille contro Ettore. I greci contro i troiani, perché la battaglia all’ultimo assalto vedrà impegnate tutte le oltre duemila persone dei team. Nel Circo, invece, non si era visto qualcosa di simile in oltre settant’anni di storia e più di mille GP disputati (Lewis, da solo, ne ha vinti più di cento, il 10%...). Soltanto un’altra volta, infatti, i Cavalieri si erano presentati appaiati alla partenza dell’ultimo strappo. Ma, con tutto il rispetto per quei signori talentuosi di Emerson Fittipaldi e Clay Regazzoni, lo spessore delle battaglie non è neanche paragonabile. Questa volta sui blocchi di partenza abbiamo due autentiche celebrità. Anche se Max non può ancora vantare un carniere di assoluta eccellenza come quello di Hamilton, siamo di fronte ad autentici fenomeni che sembra quasi un peccato farli azzuffare in una corrida che non preveda pareggio.

Chiunque vinca avrà meritato. Lo sconfitto, invece, resterà a lungo con l’amaro in bocca, sicuro di aver dato tutto se stesso in una contesa sfiancante durata 22 corse e una stagione intera. Senza mai rifiatare e, soprattutto, togliere il piede dal gas. Dopo le ruotate di Jeddah c’è la sensazione che il film non finisca in un mucchio di rottami. Lewis è di una lucidità e di una freddezza estrema e Max sembra volerlo imitare anche da questo punto di vista per essere sul suo stesso piano. In Arabia il Re Nero ha assestato uno dei suoi colpi micidiali. Oltre ad aver dominato la corsa, centrando il target anche con un’ala azzoppata, ha rilanciato la pallina nel campo del giovane olandese che è venuto fuori dal GP come un “pierino” assatanato pronto a fare corto circuito. Dire che il Sovrano lo abbia attirato nella trappola forse è troppo, ma si sa che l’inglese non lascia nulla al caso.

E così Hamilton ha annullato anche l’ultimo, piccolo, svantaggio che aveva: una vittoria in meno del tulipano se entrambi finissero fuori dai punti che potrebbe accadere solo per un incidente. Max è uscito dall’ultima gara abbastanza bastonato perché, oltre ad aver perso da una monoposto più in palla, è finito dietro la lavagna numerose volte per aver scambiato l’università della velocità per l’autoscontro del lunapark. L’Imperatore ha messo in conto anche questo e nella solitudine del suo casco (c’erano solo milioni di telespettatori...) commentava: «Questo ragazzo non ci sta con la testa...». Parole in apparenza forti che il furbacchione non ha certo ripetuto davanti alle telecamere in mondovisione. Così la Fia aveva un assist che non poteva ignorare e, se mai c’è ne fosse stato bisogno, ha tuonato: «Non saranno ammesse furbate, chi sarà scorretto verrà punito».

Ed ha aggiunto, cosa del tutto superflua visto che è legge da almeno 25 anni (l’ultimo a farla franca fu Senna quando affondò la Ferrari di Prost a Suzuka), che chi imbroglia potrà perdere i punti apparentemente già in cassaforte. Comunque sia, Verstappen non sembra disperato per questo ed ora è pronto a copiare la tattica che il Maestro utilizza da diverse gare: per avere il Titolo, bisogna vincerle tutte. Ora ne è rimasta solo una, ma entrambi sanno che devono acchiappare la coppa per meritare il Trofeo annuale. Lewis, da parte sua, è sereno e serafico. Gli esperti non si sbilanciano in pronostici, ma i bookmaker che devono pagare la posta danno il britannico per favorito. Se si guarda il trend non può assere che così. Lewis ha dominato le ultime tre gare su tracciati molto diversi e domani potrà contare su un motore molto più nuovo per tirare fuori fino all’ultimo cavallo.

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Sabato 11 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-12-2021 16:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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