Battaglia Jaguar-Porsche nelle monoposto elettriche: agli inglesi i titoli Costruttori e Team, ai tedeschi il Piloti

di Giorgio Ursicino

Si conclude al cardiopalma l’undicesima stagione di Formula E con i due E-Prix disputati nella capitale inglese. La battaglia finale è stata un appassionante duello fra due dei più prestigiosi marchi impegnati al via. Soprattutto dal punto di vista sportivo. Due costruttori che hanno già annunciato di voler essere protagonisti della transizione energetica di cui le monoposto elettriche che corrono nel cuore delle grandi metropoli sono il simbolo più rappresentativo. Da una parte, la tedesca Porsche. Dall’altra, la britannica Jaguar che correva in casa ed a un certo punto aveva la chanche di portarsi a casa i tre riconoscimenti Mondiali riservati ai vari protagonisti.

Quello Piloti, quello dei team e quello riservato ai Costruttori che offrono i propri gioielli ad elettroni a più di una squadra. La casa di Stoccarda, con un vero colpo di reni ha infranto i sogni del giaguaro che è riuscito a conquistare solo il trofeo dei team. Le altre due Coppe prestigiose sono finite entrambe in Germania. Pascal Wehrlein, con un primo ed un secondo posto all’ombra del Big Ben, è riuscito a scavalcare entrambi i driver Jaguar Cassidy e Evans provenienti dalla lontana Nuova Zelanda. Con i punti racimolati è finito nel Continente anche il riconoscimento dei Costruttori, solo per sette punti.

L’E-Prix finale è finito nella bacheca di Oliver Rowland con la Nissan che ha preceduto il neo campione ed il rivale Evans staccato di appena sette punti. Più netta la vittoria di consolazione della Jaguar fra i team dove ha preceduto sempre la Porsche di 25 punti. Dopo la gara i commissari hanno invertito la tendenza, spostando di nuovo la bilancia dalla parte dei sudditi di Re Carlo. Per il comportamento scorretto di Da Costa sono stati tolti dieci punti alla Porsche e Jaguar si è ripreso anche il Mondiale Costruttori oltre quello del team.