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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Ferrari di Charles Leclerc impegnata nelle prove di Baku in Azerbaijan

Ferrari, zampata a Baku: Leclerc velocissimo nelle prove del GP dell'Azerbaijan

di Giorgio Ursicino

Con un mondiale così tirato è difficile aspettarsi verdetti dalle prove del venerdì. Quest’anno Max Verstappen corre più da campione del mondo, non deve più dimostrare nulla a nessuno. Quindi è meno cannibale e più bravo ragazzo, non scende in pista per dimostrare di essere sempre il migliore. Così, il suo compagno messicano Sergio Perez, al di là di una crescita esponenziale avuta per correre in un top team, gli sta spesso davanti nei passaggi intermedi del weekend. Anche ieri è accaduto e Checo è stato quello che si è avvicinato di più al predestinato, ancora una volta velocissimo e con il coltello fra i denti nel giro secco. Charles Leclerc continua ad usare la strategia del massimo attack, un modo per motivarsi e per tenere su di giri la squadra.

A Verstappen la battaglia mozzafiato con Hamilton lo scorso anno ha fatto gran bene, plasmando quello che ancora gli mancava per trasformare un fenomeno in un campione. I bookmaker anche a Baku puntano sull’olandese, lasciando invece a Leclerc i favori del pronostico per la pole. Il numero uno in pista è anche in testa al Mondiale ed avrebbe molto più vantaggio se la sua Red Bull non lo avesse lasciato a piedi due volte. SuperMax è estremamente concreto in gara, un killer infallibile. La sua monoposto, poi, ha dimostrato di essere un filo superiore alla Ferrari in velocità massima e nella gestione delle gomme. Ora, però, l’asticella sembra tornata in parità e la sfida si gioca, più che sugli sviluppi, sul pacchetto che viene scelto di gara in gara.

L’Azerbaijan è un tracciato strano, un cittadino velocissimo (210 di media oraria) con un rettilineo infinito, il più lungo del Campionato. La Rossa nelle prove del pomeriggio ha tirato fuori dal box un’ala posteriore già vista più volte, ma mai usata quando si fa sul serio. L’alettone sembra funzioni per dare carico nella parte guidata senza creare un muro sul veloce. I tecnici di Maranello hanno cambiato i supporti degli specchietti sfruttando il regolamento per creare vortici che possono generare un carico aggiuntivo. I ferraristi continuano a sviluppare anche il fondo divenuto quest’anno una parte fondamentale. C’è l’impressione che, invece di togliere spazio all’aerodinamica, l’importanza dei flussi sia aumentata. Nella parte superiore l’impegno non si è ridotto, mentre sotto si è aperto un mondo nuovo.

Nonostante ci stiamo avvicinando a metà stagione il “porpousing” non sembra sia stato eliminato da nessuno e sul dritto, dove si sta a lungo a tutto gas, le monoposto hanno ripreso a saltare. Tutti cercano di stare più bassi per far lavorare i canali Venturi, ma serve rigidità e si innescano le scintille. Così fra le variabili dell’assetto entra pure un minimo di comfort per il pilota. Man mano che si va avanti la battaglia è sempre più un duello, Ferrari-Red Bull. I rivali appaiono sempre più staccati. Il primo degli altri, di solito, è quel razzo di George Russell che è arrivato sempre fra i primi 5 e tutte e 7 le gare.

La Stella che, soprattutto sulla pista amica di Barcellona, aveva dato significativi segnali di ripresa è di nuovo naufragata e, complice il circuito lungo più di 6 chilometri e con un tempo sul giro di oltre 1’40”, ha dovuto incassare un distacco di un secondo abbondante con George settimo e Lewis dodicesimo. La prestazione veloce è una chimera, ma anche sul passo gara la fatica è tanta. Il principino si è mostrato felice: «Sul passo gara siamo messi bene ed anche il funzionamento delle gomme mi sembra sotto totale controllo». Altrettanto soddisfatto Verstappen nonostante abbia fatto un mini long run di soli tre giri: «Non è un problema, conosciamo come si comportano le coperture. Non ho mai trovato un giro pulito...». Max ha chiuso terzo davanti ad un sorprendente Alonso che ha preceduto il connazionale Sainz con la seconda Rossa.

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Sabato 11 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2022 08:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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