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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Charles Leclerc sulla Ferrari SF-75 nei test di Barcellona

Ferrari ruggisce a Barcellona. Ma tempi contano poco, tutti si preoccupano di non scoprire le carte

di Giorgio Ursicino

Si sono accesi i motori e, subito, si fa sul serio. Le monoposto sono tutte nuove e rappresentano un balzo epocale, sia dal punto di vista filosofico, sia da quello tecnologico. Per incrementare ancora l’audience in forte crescita, che si è addirittura impennato con il duello all’ultimo giro fra Lewis e Max, l’organizzazione della F1 (in accordo con la Fia) ora guidata dal Stefano Domenicali, ha addirittura ripristinato una “formula” che era stata accantonata addirittura 40 anni fa. Per consentire ai piloti di combattere abbracciati, sono state ridotte le turbolenze aerodinamiche generate dalle numerose appendici sopra la vettura e si è andati a recuperare il carico, forse con gli interessi, dai condotti “Venturi” sotto la scocca. Questi, prima, non potevano essere adottati perché il fondo, almeno fra gli assi, doveva essere completamente piatto.

Una diavoleria non di poco conto visto che i bolidi adesso saranno “succhiati” verso il terreno e non spinti dall’alto come avveniva passato creando però mulinelli d’aria in grado di togliere grip a chi si avvicina mandando ko i pneumatici. In più, si è deciso di passare alle più moderne gomme da 18 pollici a posto di quelle da 13 sulla scena da oltre mezzo secolo. Il risultato è che le nuove vetture hanno pochi punti in comune con le vecchie e siamo di fronte ad una rivoluzione invece che ad una evoluzione come avveniva in precedenza. Partire da un foglio bianco ha acceso la fantasia e la creatività degli ingegneri più astuti del pianeta e c’è il rischio che, almeno per un periodo, la differenza fra le macchine aumenti invece che diminuire. D’altra parte, tutte le rivoluzioni hanno un prezzo.

Quest’anno, per mantenere segreta la loro impostazione il più a lungo possibile, non c’è stato neanche il cerimoniale delle presentazioni. Pur di garantirsi qualche giorno di riservatezza in più, molti team hanno fatto vedere le loro nuove livree al mondo su dei “manichini” scoprendo (forse...) le loro nuove vetture solo in Spagna quando bisognava iniziare a girare. Per quel poco che si è notato ne vedremo delle belle. Quasi tutte le auto sono diverse fra loro (di meno quelle che utilizzano la stessa power unit) e soprattutto ci sono delle differenza non di poco conto fra Mercedes, Red Bull e Ferrari. Da questo punto di vista fa un po’ paura l’astronave dei bibitari del campione del mondo Versteppen poiché nello staff tecnico del team c’è Adrian Newey, l’attuale decano dei progettisti che difficilmente ha sbagliato un colpo quando è stato il caso di interpretare nuovi regolamenti.

Il britannico è un ingegnere aeronautico come molti, ma ha un talento imbattibile per creare aeromobili “rovesciate” che, invece di staccarsi dal suolo, si appiccicano come ventose. Certo le Stelle non staranno a guardare, ambiziose di ripetere il dominio anche nel nuovo corso, avendo miscelato due delle scuole motoristiche più gloriose, quella tedesca e quella britannica. Pronta a sorprendere la Ferrari che non può più sbagliare, un ennesimo fallimento sarebbe doloroso. Visti gli avversari, non può essere obbligatorio vincere, ma bisognerà lottare in tutte le gare ed anche per i Mondiali. Ieri c’è stata la prima giornata e la cosa più sorprendente è che quasi tutti hanno girato senza grossi inconvenienti.

Quanto abbiano spinto, però, nessuno lo sa. Chi ha del margine se lo tiene in saccoccia per evitare di essere subito copiato. E per vedere le vere gerarchie bisognerà attendere il primo gran premio fra meno di un mese in Bahrain. Nel “riscaldamento” il più rapido è stato il giovane Norris con la McLaren, che ha preceduto le due Rosse di Leclerc e Sainz (il primo la mattina l’altro il pomeriggio). Subito dietro le Frecce di Russel e di Sua Maestà il Re Nero. Verstappen solo nono, ma non conta nulla. La cosa evidente è che, appena messe le Pirelli in terra, i migliori hanno girato a soli 3 secondi dalla pole dello scorso anni di Hamilton.

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Giovedì 24 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 25-02-2022 17:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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