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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Max Verstappen con la Red Bull RB19 durante i test invernali in Bahrain

Red Bull e Verstappen fanno paura, Hamilton e Russell stentano ancora con la Mercedes

di Giorgio Ursicino

I test invernali contano poco. C’è tanto l’impressione, però, che la F1 continuerà ad avere un padrone e sarebbe lo stesso per il terzo anno di fila. Max Verstappen ha girato a Sakhir con il piglio del capo, non mostrandosi affatto sorpreso per le prestazioni della nuova RB19. L’ennesima astronave disegnata dal quel mago con il blocchetto degli appunti sempre in mano che è Adrian Newey. La squadra bi-campione del mondo qualche settimana fa ha annunciato il suo futuro a medio termine che sarà a braccetto con la rientrante Ford, senza distrarsi minimamente dal lavoro attuale fatto con i motoristi giapponesi della Honda. La monoposto è stata la più rapida in tutte le configurazioni, sia in assetto da qualifica con le gomme più tenere, sia in configurazione da gara con tanta benzina a bordo e pneumatici con parecchi giri sulla spalle.

Non solo l’olandese volante, ma anche il fedele Sergio Perez si sono dimostrati infallibili nei “long run”, dimostrazione che l’auto è “sincera” e si guida con facilità. In più, super Max è l’unico a non doversi preoccupare del compagno di squadra in quanto il messicano è stato scelto proprio per fare da spalla a Verstappen e tutto quello che può sperare è conquistare il titolo di vice campione del mondo nel 2022 finito al fotofinish a Leclerc. La Red Bull 2023 è l’unica già perfettamente assettata, senza reazioni brusche fra avantreno e retrotreno e tratta le Pirelli con i guanti. La griglia, almeno sulla carta, è divisa in fasce e i due team che non si potranno esimere da incrociare le armi con la Red Bull sono la Ferrari e la Mercedes che devono per forza avere il Mondiale fra i loro obiettivi. Forse per questo sono preoccupate a vedere i rivali sfrecciare con tanta autorità.

La casa di Stoccarda, dopo le difficoltà per trovare la strada la scorsa stagione, ha puntato sul finale in netta crescita (in Brasile hanno fatto doppietta dominando) per continuare a puntare sull’esasperato progetto. Il parere quasi univoco di radio paddock, confermato dalle parole di Toto Wolff autentico fuoriclasse nel confonderti dicendo in parte la verità, è che le Stelle staranno a guardare anche quest’anno e la W14 avrà bisogno di uno sviluppo radicale per somigliare di più alla concorrenza. I pareri dei piloti, i tempi sul giro e il comportamento visivo della macchina, però, lasciano lo spiraglio per una situazione meno catastrofica.

Anche perché la squadra è forte e in grado di reagire strada facendo. Certo, probabilmente, le Frecce d’Argento degli otto titoli mondiali Costruttori ed i sette Piloti erano altra roba e i tecnici devono ancora lavorare per tornare a quei fasti. Pure nella seconda fascia potrebbe esserci una lotta a tre, con gli outsider che tendono ad avvicinarsi (complice il budget cap) ai protagonisti che di solito ipotecano il podio. Alpine, McLaren e Aston Martin con un pimpante Alonso. Non male l’Alfa che presto diventerà Audi seguita dalla Haas, l’Alpha Tauri e la Williams che ha ingaggiato il nuovo team principal James Vowles proveniente dalla Mercedes.

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Martedì 28 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 01-03-2023 17:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA