Il Campionato in pista è bello che finito. La Formula 1 intanto fa emergere alcune ombre che potrebbero rimettere in discussione quello dello scorso anno, ribaltato all’ultimo giro fra un mucchio di polemiche. Sicuramente l’attenzione sul Mondiale in questo momento di grande successo rimane alta, ma il rischio che la confusione possa travolgere tutto si alza notevolmente. La storia è talmente ingarbugliata che non è facile venirne a capo, anche perché il dossier è nuovo, quindi senza precedenti. La FIA ieri doveva rendere pubblici i controlli fatti sui “budget cap” del 2021, la prima volta che, oltre ad un regolamento tecnico e uno sportivo, era in vigore anche una normativa finanziaria. La Federazione ha avvisato i team che due squadre non sono risultate in regola. L’Aston Martin avrebbe sforato per una cifra inferiore ai 5 milioni.
La Red Bull, udite udite, di quasi il doppio, circa dieci. La differenza non è banale perché il regolamento, alquanto lacunoso per quanto riguarda le “punizioni”, chiarisce che nel primo caso si tratta di una sanzione pecuniaria, nel secondo possono esserci penalità di punti, non è ben chiaro di quale annata. Se venissero appioppati lo scorso anno, anche al pilota e non solo alla scuderia, il titolo potrebbe cambiare proprietario visto l’irrisorio distacco finale. Poiché la squadra di Horner sostiene di essere in regola, la FIA ha spostato la data dell’annuncio al 5 ottobre in quanto si stanno verificando i conti secondo le indicazioni degli incolpati. «Siamo tranquilli - ha dichiarato il team principal dei bibitari - è un regolamento nuovo e possono esserci delle incomprensioni. È facile puntare il dito contro di noi, ma siamo fiduciosi su quanto presentato».
Secondo la Red Bull la vicenda doveva restare segreta fino al termine delle operazioni di verifica. Furiosa la Mercedes che già si è sentita scippata della corona per le folli decisioni di Masi, il direttore di corsa che è stato allontanato. «Bisogna capire bene, così come sembra è una cosa molto grave - attacca Toto Wolff - non si tratta di dettagli, parliamo della differenza fra vincere e perdere. Il presidente federale mi è sembrato molto deciso a fare chiarezza, aspettiamo». La cifra in ballo corrisponde allo sviluppo stagionale di due annate, gli accusati avrebbero utilizzato nel 2021 tutto il budget per gli sviluppi del 2022 e 2023.
Per quanto il regolamento sia interpretabile, pare una follia. Anche la Ferrari si è schierata in modo netto contro l’accaduto: «Una cosa grave, serve massima trasparenza e legalità». Intanto a Singapore si gira per preparare la gara di domani che potrebbe laureare Verstappen matematicamente campione (budget cup permettendo). Se Max vince segnando il giro veloce, e Charles arriva 9° o peggio, il titolo è suo quando manca ancora un quarto della stagione da disputare. Ieri le Rosse sono state le più veloci, ma le Stelle e Verstappen non sono lontani.