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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Toyota TS50 numere 8 taglia il traguardo dell'edizione numero 88 della 24 Ore di Le Mans

Toyota nella leggenda: conquista la terza 24 Ore di Le Mans consecutiva e si porta definitivamente in Giappone il Trofeo

di Giorgio Ursicino

Nel 2017, al 19° sfortunatissimo tentativo, videro sfumare la “24 Ore” all’ultimo giro, dopo una massacrante gara tutta al comando. Una beffa immane. Sembrava quasi una maledizione. Con i rivali tutti increduli, che cercavano di consolare gli uomini della Toyota per un destino tanto atroce proprio nel momento in cui le macchine giapponesi avevano dimostrato una superiorità che sfiorava la perfezione. Fra tanta disperazione, lacrime e rabbia, un uomo solo festeggiava sul podio, orgoglioso di ritirare la coppa dell’ultimo posto: «Le Mans non ci ha scelto - disse Akio Toyoda, attuale numero uno dell’azienda e discendente del fondatore - questa gara, si sa, finisce solo allo scadere delle 24 ore.

No, la sfortuna non esiste, onore agli avversari, non siamo solo stati abbastanza bravi. L’appuntamento è rimandato, il prossimo anno ci riproveremo con più umiltà e determinazione». Ieri il boss era a Nagoya, con il covid in circolazione meglio non cambiare continente se non è strettamente necessario. I suoi ragazzi, però, a Le Mans c‘erano e gli hanno fatto un superbo regalo. Di valore senza pari per un appassionato come Toyoda, da sempre rispettoso dell’heritage e della tradizione. Lo svizzero Sébastien Buemi, il giapponese Kazuki Nakajima e il neozelandese Brendon Hartley (ha preso il posto sulla Toyota numero 8 che nei due anni precedenti è stato del due volte Campione di F1 Fernando Alonso) sono entrati nella leggenda consentendo alla Casa orientale di trionfare per la terza volta consecutiva alla maratona francese.

Un’impresa riuscita solo a nomi pesantissimi come Bentley, Alfa Romeo, Jaguar, Ferrari, Ford, Matra, Porsche ed Audi. E chi fa il tris di fila ha l’onore di portarsi a casa in maniera definitiva (eh sì, non lo deve riconsegnare per l’edizione successiva) il gigantesco trofeo (i tre dell’equipaggio lo devono sollevare tutti insieme...), il più ambito riconoscimento del motorsport mondiale. Più di quello, altrettanto affascinante, della 500 Miglia di Indianapolis. Gare che valgono un’intera stagione, fra prove e cerimoniali durano un mese intero, e, da sole, valgono molto di più dell’intero campionato di cui fanno parte.

I vincitori avevano come unici veri avversari i compagni di squadra della vettura numero 7 che scattava dalla pole perché le ottime Rebellion termiche, che erano andate fortissimo in prova, hanno fatto vedere subito di non essere in grado di tenere un ritmo da qualifica per un giorno intero. Ma la 24 Ore si corre soprattutto contro se stessi e la Toyota sa bene che basta nulla per mandare tutto in fumo. L’altra vettura del team si è dovuta arrendere a problemi di affidabilità ed errori dei piloti, ma è salita lo stesso sul podio.

Nelle GT, le derivate di serie, quest’anno mancavano Ford, Corvette e BMW, ma la lotta è stata lo stesso appassionante fra la Aston Martin vincitrice e la Ferrari arrivate staccate di pochi secondi (lo squadrone Porsche non è riuscito ad inserirsi nel duello). Per la Toyota TS50 è l’apoteosi prima di andare in pensione. Per il prototipo nipponico è stata l’ultima gara, dal prossimo anno entra in vigore un nuovo regolamento che vede protagoniste le Hypercar ed esalta ancora di più l’elettrificazione (queste macchine hanno usato il recupero di energia molto prima delle F1) e i legami estetici con la produzione di serie.

La Toyota, chiaramente, ci sarà, è stata la prima ad annunciarlo. Dopo aver preso il via 19 volte senza vincere, i jap non si fermano certo ora che la ruota è girata. Nel 2022, poi, arriverà anche la Peugeot a difendere i colori del nascente gruppo Stellantis. Per la casa delle tre ellissi ieri è stata un’altra giornata da ricordare, si è imposta anche nel Rally di Turchia valido per il Mondiale ed ora due suoi piloti sono in testa alla classifica del Campionato.

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Lunedì 21 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 24-09-2020 08:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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