Honda CBR1000RR-R Fireblade 2020 - Prova a Losail

Honda CBR1000RR-R Fireblade 2020, il nostro test in pista a Losail

di Francesco Irace
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DOHA – È omologata per poter circolare su strada, ma di fatto la nuova Honda CBR1000RR-R Fireblade 2020 è una supersportiva realizzata quasi esclusivamente per la pista. Deriva strettamente dalla RC213V-S – che altro non è che una vera MotoGP "stradale" realizzata in edizione limitata per pochissimi fortunati (200 esemplari dal valore di 200.000 euro, già tutti venduti) – e rappresenta un nuovo corso per il marchio giapponese nel segmento delle supersportive.
Non ha nulla in comune con il modello precedente e sfrutta tutto il know-how che Honda ha acquisito in tutti questi anni di successi nelle competizioni mondiali. La sua aerodinamica, non a caso, non discosta molto da quella della moto con cui Marc Marquez colleziona titoli mondiali di anno in anno. Ora ci sono, come ormai di consueto, anche le alette (in questo caso interne alla carena) pensate per aumentare la deportanza, migliorando la stabilità alle alte velocità e in fase di frenata. Nel complesso la moto è snella, moderna, compatta ma non piccola: ha un forcellone più lungo di 30,5 mm e un interasse cresciuto. A spingerla ci pensa un nuovo motore quattro cilindri da 1000 cc, con bielle in titanio e pistoni in alluminio forgiato, capace di erogare 217,5 CV a 14.500 giri/min e 113 Nm di coppia a 12.500 giri/min. 

Il nuovo telaio in alluminio a diamante è più rigido. Davanti dialoga con una forcella BPF da 43 mm e dietro con il mono BFRC-L, entrambi Showa (come il nuovo ammortizzatore di sterzo elettronico a pistoncino HESD a 3 livelli). L'evoluto pacchetto elettronico è gestito da una piattaforma inerziale IMU a 6 assi che monitora costantemente tutti i parametri dinamici della moto, facendo da regia sull'avanzato ride-by-wire, sul controllo della trazione regolabile su 9 livelli e sui 3 riding mode (anche personalizzabili) che combinano potenza (P), freno motore (EB), controllo dell’impennata (W) e controllo di trazione (T), oltre al launch control. L'impianto frenante, invece, vanta nuove pinze Nissin su dischi di 330 mm e ABS a 2 modalità. La versione SP della Honda CBR1000RR-R Fireblade aggiunge alla dotazione della versione standard sospensioni elettroniche Öhlins, batteria al litio, pinze freno Brembo Stylema e quick-shifter. 
Sulla pista di Losail la nuova Firelblade si è dimostrata performante ed equilibrata. È una moto facile, intuitiva, prevedibile, con il plus che riesce ad andare anche fortissimo. Va tenuta però sempre in alto: il motore spinge con vigore dai 10.000 a salire (sotto morde poco). È rapida, reattiva e veloce a scendere in piega, così come nei cambi di direzione. Disegna linee perfette e ha un'elettronica che permette di cucirsi la moto addosso in base a gusti e preferenze. Frena forte e protegge benissimo dal punto di vista aerodinamico. Ha rapporti molto lunghi, si superano i 300 km/h in quinta marcia. Trasmette un ottimo feeling e non affatica nemmeno troppo. Insomma, un grosso e importante passo in avanti rispetto al passato, sotto tutti i profili.

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Venerdì 7 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 09-02-2020 12:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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