La prova in pista della prima moto elettrica di Bmw messa a confronto con una S 1000 R

Bmw, la tecnologia tra passato e futuro: ecco la prova del prototipo della prima moto elettrica

di Antonino Pane
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MIRAMAS - L'attesa è finita, la moto elettrica di Bmw rompe un pochino di guscio. Si fa vedere e, soprattutto assaggiare. Pochi minuti, solo il tempo necessario per provare l'emozionante spinta iniziale offerto da quel pacco di batterie posizionato sotto il telaio. E il palcoscenico ideale per un assaggio del genere è il rettilineo della pista di Miramas in Francia, quella dove Bmw sperimenta, in esclusiva, tutte le novità tecniche di auto e moto. Tante piste, tracciato per mettere a dura prova ammortizzatori e trazione e poi la quella veloce, dove i collaudatori spremono oltre ogni limite motori e telai.

I Technology Day di Bmw non potevano che svolgersi qui, proprio nel regno del futuro possibile, dove la sperimentazione va avanti senza soluzione di continuità. Tutto segretissimo, tutto protetto dal più assoluto riserbo. Una regola ferrea che riguarda anche le immagini, niente foto fuori dall'hangar dove Bmw mostra il nuovo motore boxer da 1800 centimetri cubici, i passi avanti fatti nella connettività, i test per verificare le condizioni di un Gs che ha appena percorso mezzo milione di chilometri. E poi la connettività totale, il modo di essere connesso al proprio mondo sempre, anche quando si è sullo scooter.

Ma l'attesa è tutta per la moto elettrica. Ed eccoci qui, sulla pista. C'è lo starter con la bandiera e di lato un collaudatore con una S 1000 R termica. Ci spiegano che la gara sarà autentica solo sullo spunto, poi alla fine del rettilineo bisogna solo aggrapparsi ai freni. L'adrenalina sala ogni secondo di più. Il compagno di gara smanetta a più non posso, vuole farci capire che non farà trattamenti di favore. Tutto è pronto, l'ultima raccomandazione riguarda proprio la partenza, è essenziale aggrapparsi bene al manubrio, la spinta supera ogni immaginazione.
Pronti, via. La bandiera si abbassa e il compagno di gara già non lo vedi più. Nei primi 300 metri è già dietro di trenta metri. Lo sentì tirare le marce mentre tu voli nel silenzio più totale. Esaurita tutta la spinta, però, ecco che recupera. La sua velocità massima gli permette di riprenderti prima che inizia la fase di frenata.
Già, la fase di frenata. Tutta manuale, naturalmente. La e-Bike di Bmw, naturalmente, non ha pedali, i freni sono al volante come nel più classico degli scooter. Il ritorno nella zona di partenza ci aiuta a valutare il perfetto equilibrio della moto: invertire il senso di marcia è stato semplicissimo in pochi metri senza aver bisogno di poggiare i pieni per terra.

La moto veste in tutto la divisa Bmw e solo il pacco batterie connota la vistosa differenza rispetto a una serie S. Telaio blu elettrico, particolari bianchi compreso quello che può sembrare il serbatoio ma che in realtà è il bocchettone per innestare l'alimentatore delle batterie. Si tratta di un CCS standard a per Europa e Stati Uniti, in pratica quello compatibile con il modello 3 di Tesla.
Stando ai dati forniti da Bmw il pacco batterie utilizzato sarebbe in grado di incamerare una potenza di 40-50 kW (80% della capacità) in 30 minuti. Una ricarica, questa, buona per percorrere ben 180 chilometri.
È evidente che Bmw mette a frutto tutta l'esperienza elettrica già matura nel settore automotive e i risultati ottenuti dalla commercializzazione dell'E-Scooter, il primo di fascia media arrivato sul mercato.
Lo sguardo è aggressivo e subito prendi ad immaginarla ferma ad un semaforo dove il rombo dello smanettare viene sostituito dal fulminante frusio della velocità. Forcella a steli rovesciati, impianto frenante ben proporzionato. Tutto sottolinea la grande aggressività di questa moto. Anche il posteriore, privo di fronzoli, con il parafango alto sulla ruota grazie al mollone centrale che ammortizza il peso complessivo del carico. Lo sguardo centrale è catturato dal robusto impianto di trasmissione ad albero e dal monobraccio che regge la targa, quasi sospesa nel vuoto se la si guarda dal lato opposto.

Torniamo nell'hangar, vorremmo sapere tutto di questa moto ma le uniche notizie utili riguardano il grande lavoro che si sta facendo sul raffreddamento durante le ricariche rapide e i tempi stessi delle ricariche. La ricerca su questi fronti, comunque va avanti: il raffreddamento durante la ricarica è l'elemento base per ottenere ricariche complete nel più breve tempo possibile. Un aspetto, questo, che merita particolare cura nelle moto perché a differenza delle auto non hanno a disposizione un impianto di climatizzazione per aiutare proprio in questa fase.
Dai cilindri contrapposti, dunque, al pacco delle batterie incastonato tra le gambe. Il futuro Bmw Motorrad lo immagina così e i suoi tecnici sono al lavoro per definire nuovi parametri di riferimento in questo settore. Alle due ruote spetta un ruolo importante nella mobilità del futuro. E quando a questa energia silenziosa di somma anche qualità, il risultato non può che essere eccezionale.
 

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Sabato 28 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 31-12-2019 13:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA