Il nuovo Yamaha TMax

TMax, la specie dominante. Alla guida della 7^ generazione del re degli scooter ad alte prestazioni

di Francesco Irace
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LISBONA - Si scrive TMAX, si legge “il re dei maxi scooter”. Sì perché, che vi piaccia o no, il TMAX ha di fatto dato un’anima alla categoria degli scooter ad alte prestazioni, irrompendo sul mercato nel 2001 e rinnovandosi di volta in volta nel segno della continuità. Dal debutto a oggi di acqua sotto i ponti ne è passata: sono sette le generazioni di TMAX che si sono succedute, con un totale di oltre 275.000 unità vendute solo in Europa. Per il 2020 il TMAX si aggiorna dentro e fuori, senza stravolgimenti, restando fedele al suo DNA, quello che l’ha reso celebre e apprezzato in tutti i mercati. È ora disponibile in due versioni: TMAX e TMAX Tech MAX, caratterizzata da un allestimento più completo. Nessuna rivoluzione, dicevamo, a partire dal design. Ora il frontale è stato leggermente ridisegnato, presenta una carena più aggressiva e nuove frecce a LED.
 

 

La coda ha un nuovo look, è più rastremata e “leggera”: soluzione che migliora l’ergonomia per il passeggero e facilita la salita e la discesa dal maxi-scooter. Molto accattivante è il gruppo ottico posteriore a forma di T, rigorosamente a LED, mentre il vano sottosella non subisce variazioni e può ospitare un casco integrale insieme ad altri accessori oppure due caschi jet. La dotazione di serie si completa con il cavalletto centrale, sempre prezioso in alcune situazioni di sosta, e la Smart Key.

Per i più esigenti è disponibile la versione Tech MAX, che si distingue per la presenza di un parabrezza regolabile elettricamente, di steli della forcella color oro, di una sospensione posteriore regolabile, della sella riscaldata, del Cruise Control, della esclusiva livrea Tech Kamo e del My TMAX Connect. Insomma, parliamo in questo caso di un allestimento top, con tutti i comfort del caso che si possono desiderare su uno scooter di fascia premium.
A spingere entrambe le versioni ci pensa il nuovo bicilindrico da 560 cc omologato Euro5 dotato ora di nuovi pistoni forgiati in alluminio e di bielle ridisegnate; in particolare, l’aumento della cubatura è stato ottenuto aumentando la dimensione dell’alesaggio di 2 mm, fino a 70 mm.

La potenza erogata è di 48 cv a 7.500 giri/min e di 56 Nm a 5.230 giri/min e viene scaricata sulla ruota mediante una nuova cinghia CVT che incrementa l’efficienza della trasmissione. Sono due le modalità di guida D-MODE: S, decisamente più sportiva, e T, più dolce e pensata per l’utilizzo urbano. Si registrano inoltre novità anche per quel che riguarda il controllo della trazione, che ha ricevuto una nuova taratura dei vari parametri d’intervento per un funzionamento ancora più efficace. Non subisce invece variazioni il telaio, sempre in alluminio a doppia trave, mentre le sospensioni guadagnano ora un nuovo setting per poter permettere allo scooter di adattarsi meglio alla crescita della potenza. Completa il quadro il nuovo scarico 2 in 1 inclinato verso l’alto, che esalta il design del posteriore. Dicevamo in apertura che il TMAX è cambiato negli anni nel segno della continuità. Dunque, anche questo nuovo, se lo guardi a distanza, lo riconosci subito. E anche su strada la sensazione è più o meno la stessa. È sempre lui: stabile, col baricentro basso e con l’ottima ergonomia. E va anche più forte di prima, senza però penalizzare i consumi e l’efficienza generale; anzi, consuma il 10% in meno rispetto al modello precedente. Questo dimostra come il lavoro svolto sul motore sia più importante di quanto si possa percepire magari leggendo meri dati tecnici. Dunque, velocità massima e accelerazione migliorano sensibilmente. Guidando in modalità S si avverte uno spunto migliore, sempre pronto, con la frizione che lavora sempre molto bene, senza mai strappare. In T, invece, la potenza erogata resta la medesima, quello che cambia è la dolcezza con cui viene sprigionata a terra all’apertura del gas.


La sensazione di sicurezza e stabilità, a qualsiasi andatura, è sempre elevatissima. In autostrada il TMAX taglia il vento perfettamente e anche se si alza il ritmo è come su un binario. Il cupolino regolabile elettronicamente (solo sul Tech MAX) rappresenta un gran valore aggiunto, perché consente in corsa di modificare la sua altezza, oltre a proteggere bene anche i più alti. Buono anche il setting delle sospensioni, piuttosto equilibrato: sostenuto il giusto per poter permettere al TMAX di affrontare al meglio anche la guida sportiva, ma allo stesso tempo confortevole in città, sui sampietrini e sull’asfalto imperfetto. Bene anche la frenata, con l’Abs sempre efficace. Insomma, difficile trovare un difetto al nuovo maxi-scooter di Iwata; forse sarebbe stata meglio una minor distanza tra gli specchietti e il guidatore. Il nuovo Yamaha TMAX è già disponibile presso le concessionarie ufficiali. I prezzi partono da 11.999 euro per la versione TMAX, e da 13.799 euro per la versione top di gamma, Tech MAX.
 

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Mercoledì 15 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 18:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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