La Yamaha Tracer 9 in versione GT

Yamaha Tracer 9, la Sport Touring che esalta la guida. Look rinnovato ed un fluido tre cilindri da 890cc con 119 cv

di Francesco Irace
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SIENA - Si chiamava Tracer 900 quando è arrivata sul mercato nel 2015, rivoluzionando il segmento delle Sport Touring e stregando immediatamente il pubblico. Nel 2018 si è rinnovata senza perdere di vista i suoi capisaldi e oggi – con all’attivo oltre 63.000 unità vendute in tutta Europa – giunge alla terza generazione, cambiando nome in Tracer 9. Fedele al suo concetto di moto 100% stradale, si propone con un design ancora più affilato, con il faro anteriore full LED, linee più slanciate e moderne, schermo TFT sdoppiato da 3,5 pollici, e un’impostazione generale che ha tenuto conto della possibilità di montare il tris di borse. Ora adotta un nuovo forcellone in alluminio e un nuovo telaio Deltabox in alluminio pressofuso più leggero, fissato al tre cilindri da 890 cc, capace di erogare 119 cv a 10.000 giri/min (4 cv più di prima) e 93 Nm a 7.000 giri/min; ha la prima e la seconda marcia più lunghe e consuma mediamente 5 l/100 km.

Rispetto al modello precedente è stato rivisto il setting della forcella a steli rovesciati Kayaba da 41 mm (ha una corsa inferiore di 30 mm rispetto al passato) e del mono Kayaba, entrambi completamente regolabili, mentre la versione top di gamma GT monta sospensioni semi-adattive. L’impianto frenante accoglie una pompa radiale Nissin con pinza a quattro pistoncini su dischi da 298 mm. La piattaforma inerziale IMU a sei assi regola il sistema di controllo della trazione (TCS), il sistema di controllo dello slittamento (SCS), il sistema di controllo dell’impennata (LIF) e il sistema di controllo del freno (BC).

Sono quattro, invece, i riding mode. Cambia leggermente anche l’ergonomia: la sella è più bassa (810 mm), e pedane e manubrio sono regolabili in più di una posizione. Lo scarico, invece, è stato realizzato in collaborazione con Yamaha Music: è più leggero e suona benissimo. La Tracer 9 in sella è sempre comoda e accogliente. Agile tra le mura urbane e nello stretto, esuberante e divertente dove finisce la città e iniziano le curve. È una moto ben bilanciata, polivalente e performante. Offre un gran piacere di guida, soprattutto nella versione GT con le sospensioni semi-attive e l’ottimo cambio Quick Shift. Copia bene le traiettorie, è precisa in curva, frena forte ed è stabile sul veloce. Protegge bene in autostrada, prestandosi anche ai lunghi viaggi. Difetti? La strumentazione non è molto intuitiva. I prezzi, invece, partono da 11.199 euro per la versione standard e 13.599 euro per la GT, che offre di serie tutto ciò che si può desiderare su una moto del genere.

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Domenica 29 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 30-08-2021 20:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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