Un controllo del traffico a roma

Allerta smog a Roma, stop ai diesel per altri 2 giorni. Polemiche sui divieti di circolazione

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ROMA - Le polveri sottili destano allarme anche a Roma, dove la soglia massima di Pm10 nell’aria ieri è stata sforata in otto centraline su tredici e alcune di queste da inizio anno hanno superato i limiti di legge quasi sempre. Così, per tre giorni consecutivi, fino a giovedì, il Campidoglio ha disposto lo stop ai diesel fino agli Euro 6 in città. Un provvedimento che, nonostante le deroghe e le motivazioni di carattere ambientale, si è attirato critiche da parte di diverse realtà: da Confartigianato all’unione petrolifera. Nella Città Eterna, in linea con quanto sta accadendo in diverse altre parti d’Italia, persistono «elevati livelli di inquinamento da PM10 e si prevede una perdurante criticità per i prossimi giorni - ha spiegato il Campidoglio -.

La limitazione alla circolazione (iniziata già oggi, ndr) riguarderà tutti i veicoli privati alimentati a gasolio che non potranno circolare nella cosiddetta Ztl “Fascia Verde “ in due fasce orarie». Nello specifico l’ordinanza della sindaca Virginia Raggi stabilisce lo stop dalle 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30 per tutte le macchine diesel da ‘Euro 3’ fino a ‘Euro 6’ anche domani e giovedì. Il semaforo rosso, dalle 7.30 alle 20.30, scatta pure per i ciclomotori e motoveicoli ‘Euro 0’ e ‘Euro 1’ e le auto a benzina ‘Euro 2’. Resta poi l’interdizione completa alla Fascia Verde per i diesel Eur o 1, Euro 2 e benzina Euro 1. Il 19 gennaio è stata disposta la domenica ecologica, con ulteriori limitazioni al traffico. Infine, occhio ai riscaldamenti: gli impianti termici dovranno essere regolati in modo da non superare i 18°C o 17°C.

L’Unione Petrolifera ha bollato la decisione del Comune come «del tutto ingiustificata» in quanto «le motorizzazioni Euro 5 e Euro 6 presentano emissioni di PM ben al di sotto dei limiti di legge». Confartigianato Roma ha calcolato solo per la giornata odierna «oltre cinque milioni» di «danni diretti causati alle imprese artigiane e commerciali per il blocco dei veicoli diesel, circa 50 mila mezzi». Mentre per l’associazione dei consumatori Codacons «qualsiasi limitazione della circolazione stradale è illegittima se non accompagnata da misure per garantire i diritti degli automobilisti coinvolti».

Dal Campidoglio è stato l’assessore ai Trasporti Pietro Calabrese a rispondere a tono alle critiche, che sono fioccate anche sui social: «Pensare alla salute dei cittadini diventa una colpa. Banalmente se c’è inquinamento si compiono tutte le azioni necessarie ad abbatterlo. Si fa quello che qualsiasi altra città del nostro paese mette in campo».

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Martedì 14 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 19:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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