La volkswagen e-Golf protagonista a Ecomondo

Ecomondo e Key Energy: economia circolare, innovazione, mobilità sostenibile. La “doppia fiera” che guarda al futuro

di Sergio Troise
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RIMINI - L’economia circolare, ovvero il sistema economico fondato sulla possibilità di rigenerarsi da solo, è al centro di Ecomondo e di Key Energy, le due manifestazioni organizzate da Italian Exihibition Group alla Fiera di Rimini, dal 6 al 9 novembre: quattro giorni dedicati a dibattiti, convegni, esibizioni e presentazione di prodotti e progetti su quanto di più avanzato offrano oggi aziende, centri di ricerca e istituzioni impegnati (chi più chi meno) sullo sviluppo virtuoso dell’economia, delle energie rinnovabili e dell’ecocompatibilità. All’inaugurazione anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Key Energy, in particolare, pone al centro dell’attenzione la nuova edizione di Città Sostenibile, padiglione tra i più innovativi, che abbraccia tutti i temi collegati al concetto di smart cities. E in questo ambito vengono messi in mostra i modelli di auto che meglio di altri si ispirano al concetto di mobilità sostenibile: un campo – com’è facile immaginare - dominato dalla motorizzazione elettrica e da quella ibrida.

Non poteva mancare dunque la Nissan, che non solo vanta nella propria gamma l’auto a emissioni zero più venduta del pianeta (la Leaf), ma ha introdotto anche una rivoluzionaria tecnologia innovativa che trasforma l’auto in un vettore di energia utile per lo stoccaggio e per lo scambio di energia con la rete pubblica e la rete domestica.

Altra presenza “obbligata” quella di Tesla, con Model X (Suv veloce con trazione integrale di serie e batteria da 100 kWh e 565 Km di autonomia) che esibisce la Powerwall, batteria per lo stoccaggio dell’energia che funziona in modo integrato con i pannelli solari.

Volkswagen (con e-Golf 100% elettrica e autonomia di 300 km) si fa notare invece per la capacità, tramite l’App “Car-Net e-Remote”, di attivare a distanza, da smartphone, numerose funzioni, come l’avvio della procedura di carica o la climatizzazione a motore spento. La filiazione veicoli commerciali della stessa VW esibisce invece la versione a emissioni zero della variante furgone con tetto alto dell’ eCrafter.

Si è guadagnato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori anche il Regis Epic0, primo quadriciclo italiano totalmente elettrico pensato e progettato con standard automobilistici e destinato al trasporto di merci, che a Rimini è stata esposto in anteprima nazionale. In questo scenario dominato dalla mobilità elettrica non potevano mancare spazi dedicati anche al bike-shering e alle colonnine di ricarica, che si stanno evolvendo e diffondendo a ritmi sempre più veloci.

Ma aldilà dei prodotti già funzionanti e disponibili nelle concessionarie, l’evento fieristico riminese ha offerto l’occasione per discutere di mobilità sostenibile a 360 gradi, ovvero coinvolgendo case produttrici, manager, tecnici, politici. Nel ricco calendario di workshop e tavole rotonde spicca pertanto il convegno intitolato “Mobilità elettrica: pronti a partire”, che ha messo a confronto diversi attori, tra i quali Luisa Di Vita, di Nissan; Stefano Sordelli, di Volkswagen; Lucio Tropea, di Enel X; Paolo Martini, di BeCharge; Antonio De Bellis, di ABB; Filippo Carzaniga, di Fimer; Andrea Poggio, di Legambiente; Mauro Vergari, di Adiconsum. Moderatore Mauro Tedeschini, già direttore di Quattroruote e oggi in primissima linea sul fronte delle emissioni zero come direttore e fondatore di “Vaielettrico”.

Dell’argomento hanno dibattuto anche i responsabili delle flotte aziendali, e ne è venuto fuori un quadro double face, così sintetizzabile: in attesa di una posizione chiara e decisa del Governo in materia di mobilità sostenibile (leggi incentivi e sviluppo della rete di distribuzione dell’energia) sebbene si intraveda un aumento della domanda verso l’ibrido e l’elettrico, il diesel si conferma ancora al primo posto nella scelta delle flotte.

Il confronto è proseguito con un focus sull’alimentazione ibrida, con l’intervento di Massimiliano Loconzolo, Fleet&Used Senior Manager di Toyota Italia, il quale – com’era facile immaginare - ha illustrato i pregi del sistema Full Hybrid della Casa giapponese in termini di consumi, affidabilità, minor impatto sull’impianto frenante e incremento del valore residuo.

Sulla validità dell’ibrido si è soffermato anche Fabio Flori, di Volvo, sottolineando i vantaggi del sistema ibrido svedese e rammentando che in un’ottica di avvicinamento all’elettrico puro, dal 2019 la motorizzazione diesel non sarà più presente nella gamma Volvo.

L’innovazione tecnologica per una mobilità elettrica intelligente è stata illustrata da Gabriella Favuzza, di Renault Italia, che vede per il brand francese una mobilità futura elettrica, connessa, condivisa e autonoma. Ciò detto, la seconda parte del convegno sul futuro della mobilità è stata dedicata alla capacità di resistenza del diesel, colpito ma non affondato da una campagna denigratoria giudicata “inaccettabile” dalla quasi totalità dei tecnici e degli esperti presenti a Rimini. Il motore a gasolio – è stato ricordato - si conferma il più gettonato dalle flotte italiane, pur in presenza di una importante crescita di elettrico e soprattutto di ibrido e a fronte di un calo di metano e Gpl.

A Rimini è stato presentato in anteprima mondiale l’innovativo progetto di e-mobility Smart City Parking. Il progetto spazia dalla produzione di energia da fonti rinnovabili e piattaforme di ricarica dei veicoli elettrici all’interno di tutte le zone di sosta automatizzate da Skidata, alla micro mobilità attraverso un modello virtuoso di economia circolare. L’intesa, siglata proprio a Ecomondo, verrà applicata sull’intero territorio italiano: si tratta della prima esperienza totalmente green che prevede il coinvolgimento delle aree di parcheggio presenti sul territorio nazionale quali hub naturali per l’attivazione di un sistema “sosta–mobilità elettrica” che contribuirà a rendere sempre più smart le nostre città.

Tra le tante innovazioni presentate, vale la pena ricordare, infine, il progetto dell’ENEA denominato Flash Charge, mirato a velocizzare il rifornimento dei mezzi di trasporto pubblici a emissioni zero. Secondo gli ideatori del sistema, in un futuro da definire sarà possibile ricaricare le batterie di un bus a emissioni zero in pochi secondi, ovvero nel tempo di una fermata per far salire e scendere i passeggeri. Condizione necessaria per la realizzazione del sistema – informano i progettisti di ENEA - è la presenza di una serie di bobine primarie collocate lungo la strada e che vengano energizzate sequenzialmente al passaggio del veicolo. Tutto molto interessante. Ma il commento più diffuso è stato il seguente: «Per ora ci accontenteremmo di mezzi pubblici puliti, puntuali, efficienti, con gomme e freni a posto, non a rischio incendio e non costretti a svolgere il servizio su strade dissestate».

 

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Lunedì 12 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2018 01:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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