Il concept del trattore alimentato a metano presentato da New Holland

Svolta per l’agricoltura compatibile: da New Holland il concept d’un trattore a metano

di Sergio Troise
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DECATUR - Rispetto per la natura, agricoltura compatibile, cibo sano, prodotti biologici… non sono più termini astratti, lontani da noi, riservati agli integralisti dell’ecologia, ma rientrano nelle priorità del buon padre di famiglia, delle mamme, delle nonne, dei ristoratori, degli chef alla moda. I negozi di prodotti bio dilagano, e non c’è supermercato, ormai, dove manchi lo scaffale dei prodotti figli di una filiera sana e protetta. Una evoluzione virtuosa, non c’è che dire. Ma con un vizietto d’origine da tutti trascurato: l’alimentazione dei mezzi agricoli che lavorano nelle terre di produzione. Insomma, i trattori.

Da sempre sotto i cofani traballanti di questi insostituibili compagni di lavoro degli agricoltori sbuffano a sfumacchiano motori diesel, ovvero alimentati a gasolio. Delle emissioni allo scarico di questi veicoli nessuno parla, eppure rappresentano un vulnus palese nella catena produttiva dei prodotti della terra (escluse, ovviamente, le piccole produzioni degli orti). Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto mettere mano al problema. E finalmente, infatti, qualcosa si muove.

Se ne è avuta notizia al recente Farm Progress Show di Decatur (Illinois, USA), dove New Holland Agriculture (uno dei marchi globali di macchine agricole di CNH Industrial) ha presentato il concept di un trattore alimentato a metano. Sviluppato dai team di design e progettazione di New Holland, questo concept si discosta da qualsiasi esemplare visto fino ad oggi nel settore. Combina carburanti alternativi e tecnologie agricole d’avanguardia con l’innovativo motopropulsore realizzato da FPT (Fiat Power Train) Industrial, marchio consociato di New Holland all’interno del Gruppo CNH Industrial.

Il sistema di propulsione di questo trattore – assicurano i tecnici - sviluppa i medesimi valori di potenza e coppia del suo equivalente diesel (180 cv, 780 Nm), garantendo identiche prestazioni di lavoro, ma con una riduzione delle emissioni complessive dell’80%, con valori di CO2 “vicini allo zero”. “Con questo mezzo – viene spiegato - un’azienda agricola ha la capacità di rendersi completamente indipendente dal punto di vista energetico, soddisfacendo tutti i propri fabbisogni di combustibile e di energia, e anche quelli della comunità locale, utilizzando i prodotti di scarto in un circolo virtuoso a ciclo chiuso”.

In tal modo viene compiuto dunque un ulteriore passo avanti verso la realizzazione dell’azienda agricola del futuro, quella che abbandonerà progressivamente i veicoli alimentati a combustibili fossili per scegliere invece le fonti rinnovabili. Da non sottovalutare, in proposito, l’aspetto legato all’approvigionamento: il biometano si presta particolarmente all’alimentazione dei mezzi agricoli in quanto gli agricoltori possiedono già le materie prime e gli spazi per produrre il gas. Ciò consente alle aziende agricole di essere autosufficienti non solo dal punto di vista del combustibile, ma anche da quello energetico.

Resta da verificare se e quando il concept presentato negli Usa potrà diventare un prodotto di serie ed essere commercializzato anche in Europa. Ma l’ottimismo non manca. Vale la pena ricordare, infatti, che i marchi di CNH Industrial hanno una lunga storia nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli alimentati a gas metano, settore nel quale sono leader del mercato. Da circa vent’anni FPT Industrial sperimenta sistemi di trazione a gas naturale e ha prodotto più di 30.000 motori a gas, alimentati a GNC (gas naturale compresso) e GNL (liquefatto), tanto che attualmente sono in circolazione circa 22.000 tra camion e bus dei marchi IVECO e IVECO BUS di CNH Industrial dotati di questo tipo di propulsione.
 

 

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Venerdì 1 Settembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 03-09-2017 17:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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