Jean Philippe Imparato, il nuovo amministratore delegato di Alfa Romeo mentre visita lo stabilimento di Cassino

Alfa, Imparato visita Cassino e Pomigliano e conferma il rilancio del Biscione. Nuove nomine per le vendite in Europa, USA e Cina

di Sergio Troise
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TORINO - Dopo il giro esplorativo di Carlos Tavares, numero uno di Stellantis, ha visitato le fabbriche italiane di Cassino e Pomigliano d’Arco anche Jean Philippe Imparato, appena insediatosi nel ruolo di amministratore delegato di Alfa Romeo. E’ stata una visita incoraggiante per tutti coloro – dipendenti, clienti e appassionati dello storico marchio – che si aspettano da tempo un rilancio definitivo, in grande stile, per tornare a recitare un ruolo da protagonisti in quella parte del mercato (europeo, americano e cinese) che premia le auto sportive di classe premium.

“E’ stata una visita stimolante” ha scritto Imparato su Twitter e Linkedin, definendo “straordinario vedere il know-how dei nostri team e la loro passione nel portare qualità e innovazione ai nostri clienti presenti e futuri. Questa visita – ha aggiunto - è l’inizio di un viaggio entusiasmante”. Il compito del manager francese, com’è noto, è rilanciare l’Alfa Romeo gestendo al meglio il programma, ormai deliberato, che prevede il pieno sfruttamento degli impianti di Cassino e Pomigliano, due autentici gioielli dell’industria italiana, più volte premiati, in anni recenti, per il livello d’innovazione, la qualità delle lavorazioni, il rispetto e la valorizzazione delle maestranze.

La fabbrica frusinate, ammodernata nel 2017, si estende su 2 milioni di metri quadri, di cui 400 mila coperti. Qui vengono prodotte oggi la berlina sportiva Giulia e il Suv Stelvio, le due attuali uniche esponenti dello storico marchio, realizzate sul pianale Giorgio. Ma qui sono nate oltre 7 milioni di vetture per i marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, auto che hanno scritto la storia come la piccola 126 (poi trasferita in Polonia), 131, Ritmo, Regata, Tipo, Tempra, Bravo, Brava, Stilo, la seconda generazione della Croma e della Lancia Delta, la terza dell’Alfa Romeo Giulietta.

Oltre a occuparsi dell’assemblaggio finale, la fabbrica di Cassino ha al suo interno reparti per lo stampaggio, la lastratura, la verniciatura e la fusione delle plastiche, tutti capaci di velocizzare le lavorazioni e rispettare al meglio l’ecocompatibilità ambientale. Nei piani futuri è prevista anche una linea dedicata a Maserati, l’altro storico marchio sportivo di classe premium della galassia Stellantis, che nella fabbrica laziale avvierà la produzione della nuova entry level del tridente.

Lo storico stabilimento di Pomigliano, alle porte di Napoli, si occupa, com’è noto, della produzione della Fiat Panda, ma presto inizierà a sfornare i primi esemplari dell’Alfa Romeo Tonale, nuovo Suv compatto atteso sul mercato entro la fine dell’anno in corso. Dovrebbe essere dirottata invece a Tichy, in Polonia, in un futuro ancora da definire, la produzione di un mini Suv Alfa di segmento B, che potrebbe utilizzare il pianale CMP sperimentato sulle Peugeot 208 e 2008. Ciò detto, le visite a Cassino e Pomigliano, prima di Tavares, poi di Imparato, dimostrano comunque l’importanza che viene attribuita alle fabbriche italiane ex FCA. Del resto non potrebbe essere altrimenti, visto che nei due siti produttivi del Centro-Sud sono passate, come detto, generazioni di auto che hanno scritto la storia del Made in Italy e che tagliare produzione e occupazione in questi territori rappresenterebbe il modo peggiore per testimoniare la volontà di dare forza, credibilità e consenso ai prodotti del neonato gruppo Stellantis.

Nata come Alfasud nel lontano 1972, la fabbrica di Pomigliano, dal 2008 intestata a Giambattista Vico, ha visto nascere, sia pure tra alti e bassi di qualità e di vendite, auto che rispondono ai nomi di Alfasud, 33, 155, 145, 146, 156, 147, Alfa GT, 159, ma anche l’Autobianchi Y10, la Fiat Tipo (una parentesi tra il 1989 e il 1990) e la sfortunata Lancia Delta di seconda generazione (1993-1999). Dal novembre 2011 nello stabilimento campano, più volte premiato da organismi internazionali per la qualità del sistema produttivo, viene prodotta unicamente la Fiat Panda, l’auto leader del marchio Fiat.

In concomitanza con il tour nelle fabbriche italiane di Cassino e Pomigliano sono state ufficializzate anche le nomine del nuovo vertice di Alfa Romeo: uno staff di sei persone (4 uomini e 2 donne) che dovranno occuparsi, in alcuni casi, anche del marchio Lancia. Unico settore escluso dalle nuove nomine è quello del marketing e della comunicazione di Alfa Romeo, che restano provvisoriamente sotto la responsabilità diretta di Jean Philippe Imparato.

Nuovo responsabile del prodotto Alfa Romeo è Daniel Guazzafame: ingegnere, è entrato in FCA nel 2006, ricoprendo vari incarichi anche all’estero (Turchia, India, Stati Uniti); nel suo curriculum il coinvolgimento nel progetto Giorgio, un passaggio in Maserati (2016) e molto altro. Dal 2019 era responsabile Product Portfolio e Product Planning di Alfa Romeo per la regione EMEA. Quest’ultimo incarico passa ora ad Arnaud Leclerc, che si occuperà anche di Brand Strategy & Performance mettendo a frutto le numerose esperienze maturate nella ex FCA e, in precedenza, in PSA e Honda.

Alla 38enne manager salernitana Erica Ferraioli (un passato in Lamborghini, dal 2011 nella ex FCA) è stata affidata la responsabilità dei prezzi delle vetture Alfa Romeo e Lancia. Dei due marchi storici del made in Italy si occuperà anche Roberta Zerbi (un passato in Ford e Toyota, dal 2011 in FCA) nominata responsabile di entrambi per l’Europa.

Larry Dominique, ex capo di PSA per il Nord America, conserverà la posizione oltreoceano per dedicarsi al rilancio dell’Alfa sul mercato USA, mentre a Massimiliano Trantini è stata affidata la Cina, dove ha già maturato proficue esperienze nel ruolo di country manager per Fiat Powertrain Technologies e ha poi guidato Hangzhou Iveco Automobile Transmission in qualità di amministratore delegato, prima di ricoprire il ruolo di presidente di FCA-GAC, la joint venture con il produttore locale Guangzhou Automobile Group mirata alla riorganizzazione delle attività in Cina.

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Venerdì 5 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 07-03-2021 19:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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