Un'auto elettrica in ricarica

Auto elettriche, per agenzia di stato francese (Ademe) convengono solo se piccole e usate bene. Batterie non oltre 60 kWh

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PARIGI - L’ auto elettrica è ecologica se la batteria non è troppo grossa e l’ auto rimane leggera. Lo afferma l’Agence de la transition écologique (Ademe) che è una agenzia dello Stato Francese. indicando che nel ciclo di vita, un modello elettrico ha un impatto di carbonio da 2 a 3 volte inferiore a quello di un’ auto termica simile, a condizione che la sua batteria sia inferiore a 60 kWh, valore che assicura autonomie di circa 400 chilometri. È significativo che proprio lo Stato, attraverso Ademe, ribadisca che «con una batteria più grande, molto più pesante, l’interesse ambientale non è garantito». Oltre a consigliare di scegliere un modello elettrico la cui batteria sia idonea all’utilizzo maggioritario del veicolo privilegiando «modelli più piccoli e leggeri possibile» lo studio di Ademe sottolinea che per ridurre davvero le emissioni di gas serra, occorre prima «riesaminare il ruolo dell’automobile nei nostri viaggi» riducendo le distanze percorse per lavoro o per piacere, e dando la preferenza a biciclette, mezzi pubblici, carpooling o condivisione delle auto con parenti ed amici.

Nonostante l’aumento dei costi, fare il pieno di energia di un veicolo elettrico dotato di una batteria di circa 60 kWh, è oggi inferiore - afferma Ademe - a quello di un auto termica comparabile. In Francia percorrere 300 chilometri attualmente costa circa 10 euro con la ricarica domestica e 40 euro con la ricarica rapida contro i circa 30 euro con un motore termico. Il calcolo risulta sfavorevole per le auto elettriche più potenti, per le sportive e per i Suv, tutte tipologie che consumano più energia. Ed è fortemente influenzato dai tempi di ricarica. Fare il ‘pienò di una batteria da 60 kWh in 2 minuti, cioè il tempo necessario alla pompa di benzina o di gasolio - evidenzia lo studio dell’agenzia dello Stato Francese - comporterebbe una richiesta di potenza di 1,8 MW, ovvero l’equivalente della potenza elettrica media consumata contemporaneamente da 1.500 famiglie.

La scelta del momento giusto per la ricarica (come a mezzogiorno e la notte) e, più in generale, l’incoraggiamento di tecniche di gestione della ricarica - ad esempio con sistemi che la gestiscono automaticamente a casa come già esiste per gli elettrodomestici - sono altre modalità per abbassare l’impronta di carbonio del proprio veicolo se si è deciso di passare alla elettromobilità. 

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Domenica 16 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 18-10-2022 14:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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