Catl brinda e fa il botto con la sua Ipo alla Borsa di Hong Kong

Catl brinda e fa il botto con Ipo record del 2025, subito +16% a Hong Kong

  • condividi l'articolo

Catl brinda e fa il botto con la sua Ipo alla Borsa di Hong Kong, la più corposa quotazione del 2025 su scala mondiale. Contemporary Amperex Technology, il colosso cinese delle batterie per l'auto elettrica, ha chiuso gli scambi al suo esordio con un balzo del 16,43%, a 306,2 dollari di Hk, dopo un picco intraday a ridosso del 20%. L'euforia dei listini è stata motivata dal ritorno dell'interesse degli investitori verso l'Asia dopo la tregua sul commercio siglata da Cina e Usa, e per la posizione di forza di Catl che vanta una quota di oltre un terzo delle batterie prodotte a livello mondiale. Il gruppo, i cui titoli sono quotati anche alla Borsa di Shenzhen, ha raccolto 4,6 miliardi di dollari dall'Ipo secondaria: in base a quanto spiegato nel prospetto informativo, il 90% dei fondi sarà destinato alla costruzione del suo impianto in Ungheria che fornirà le batterie ai produttori europei delle quattro ruote tra cui Stellantis, Bmw e Volkswagen.

L'espansione globale di Catl ha seguito la crescita all'estero dei produttori cinesi di veicoli elettrici, tra cui Byd, anche se nel 2024 gli sforzi hanno trovato ostacoli inattesi quando Usa e Ue hanno imposto dazi punitivi sulle e-car made in China, motivate da pratiche commerciali sleali. A marzo, la società ha accusato un calo del 9,7% del fatturato per l'intero 2024, sotto i colpi della feroce concorrenza nel mercato domestico dei veicoli elettrici. L'utile, tuttavia, ha avuto un rialzo 15%. La domanda di veicoli elettrici in Cina, mercato cruciale per Catl, ha acquisito slancio lo scorso anno grazie alla combinazione di sussidi e incentivi all'acquisto da parte dei consumatori: le vendite di veicoli elettrici sono salite a quota 11 milioni nel 2024, in aumento annuo del 40%.

Il gruppo di Ningde, nella provincia di Fujian, è finita tra le tensioni commerciali Usa-Cina a inizio 2025: il Pentagono l'ha inserito nella lista di controllo per i sospetti legami con l'esercito cinese. Robin Zeng, il miliardario fondatore e presidente di Catl, ha respinto le accuse americane assicurando che l'azienda non ha mai venduto i suoi prodotti ai militari del Dragone. «L'accusa è del tutto infondata - ha detto Zeng in un'intervista a Bloomberg -. È normale che persone diverse abbiano opinioni diverse su di noi. Per noi va bene fare affari solo con chi condivide i nostri stessi valori. Non vogliamo mai vendere prodotti all'esercito o per scopi bellici».

  • condividi l'articolo
martedì 20 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA