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WASHINGTON - Anche Donald Trump, contrariamente al previsto, ha incontrato oggi alla Casa Bianca i rappresentanti delle tre maggiori case automobilistiche tedesche (Bmw, Volkswagen e Daimler), sullo sfondo delle minacce americane di imporre dazi del 25% sulle vetture di importazione europea. Si tratta di Herbert Diess (Ceo Wolkswagen), Dieter Zetsche (presidente Daimler) e Nicolas Peter (capo finanziario Bmw). I boss dell’auto tedesca, il Ceo di Daimler-Dieter Zetsche, il Ceo di Volkswagen Herbert Diess, e il manager delle finanze di BMW, Nicolas Peter, hanno incontrato il presidente Trump dopo un colloquio con il segretario al Commercio Wilbur Ross e con il rappresentante per il commercio Usa, Robert Lighthizer. «L’America per noi è il mercato più importante» ha detto il Ceo di Daimler, Dieter Zetsche, a Handelsblatt dopo l’incontro con Trump, «e noi vogliamo ampliare gli affari in Usa». Wilbur Ross ha chiesto ai produttori di auto tedeschi di aumentare la produzione in America. «Il nostro deficit commerciale in auto e componenti d’auto nei confronti della Germania è di circa 30 miliardi di dollari» ha detto Ross «circa la metà del nostro intero deficit con l’Europa». L’ambasciatrice tedesca, Emily Haber, in un primo momento non invitata all’incontro, ha ricevuto un invito all’ultimo momento, riferisce sempre Handelsbatt, citando fonti vicine alla diplomazia tedesca.
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