
De Meo (Renault): «Industria auto vale 8% Pil Ue, servono prezzi energia competitivi. Attendiamo dialogo con von der Leyen»

Renault agguanta Fiat: sono le uniche due case che hanno vinto per due volte di fila

Renault, il marchio francese rivoluziona il mondo dei veicoli commerciali presentando tre furgoni elettrici

Renault, il marchio francese rivoluziona il mondo dei veicoli commerciali presentando tre furgoni elettrici
“L’industria dell’auto sta attraversando la più grande trasformazione degli ultimi 150 anni, con conseguenze di vasta portata che potrebbero essere positive o negative a seconda di come viene gestita. È un pilastro della prosperità europea, con 13 milioni di posti di lavoro, il 7% dell'occupazione, l’8% Pil dell’unione e il 30% di spesa per ricerca e sviluppo. Togliendo l’industria automobilista dall’Europa la bilancia commerciale europea sarebbe deficitaria”. Lo ha detto Luca de Meo, Ceo di Renault, intervenendo in collegamento durante l’evento “Un piano industriale per l’Italia e per l’Europa” organizzato a Milano da Forza Italia. “Oggi l’Europa non è più al primo posto mondiale, il cuore si è spostato in Cina. Le case automobilistiche cinesi stanno determinando nuovi standard”, ha continuato il top manager, che si è poi concentrato sull competitività: "per sostenere la competitività, abbiamo bisogno di energia a prezzi competitivi, - ha detto de Meo - idealmente 50 euro a megawattora. E' fondamentale perché, per darvi un'idea, il costo dell'elettricità per la Renault 5 in Francia, che è un paese competitivo sul prezzo dell'energia, è il doppio del costo della manodopera sull'auto".
Il settore auto rischia miliardi di multe per il Green Deal, «ma chi ha stabilito le regole non le ha accompagnate con una reale politica industriale e con condizioni di mercato» perché si potesse adempiere a tutte le norme. Lo afferma Luca de Meo, amministratore delegato di Renault. «Siamo in un momento in cui l'Europa ha bisogno di occuparsi di strategie industriali, e questo vale in particolare per l'industria dell'auto, che sta attraversando la più grande trasformazione in 150 anni, con conseguenze che potrebbero essere di vasta portata positiva o negativa, a seconda di come viene gestita», aggiunge de Meo, collegato a un incontro di Forza Italia a Milano per la presentazione di un 'Piano industriale' del partito per l'Italia e l'Europa. «L'industria dell'auto è un pilastro in Europa con 13 milioni posti lavoro, vale il 7% dell'occupazione europea, il 30% della spesa ricerca e sviluppo: togliendo l'industria dell'auto dall'Europa, la bilancia commerciale europea sarebbe strutturalmente deficitaria», conclude l'amministratore delegato di Renault.