I loghi delle due case auto

Decolla l’alleanza Ford-Volkswagen. L'accordo sui commerciali dovrebbe allargarsi ad auto elettrica e guida autonoma

di Giorgio Ursicino
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DETROIT - La sensazione è che potrebbe essere solo un primo passo. La nascita di un nuovo gigante. Nelle fredda città del Michigan dove è in corso il salone dell’auto, Volkswagen e Ford hanno annunciato i dettagli di un accordo sul quale lavorano da tempo. Non è certo una fusione ed è stato sottolineato che al momento è escluso qualsiasi scambio azionario, ma non è nemmeno una semplice partnership industriale che riguarda determinate aree e specifiche linee di prodotto. Si tratta di una vera alleanza strategica-globale che ha alcuni punti di partenza già definiti, ma verrà ulteriormente implementata e potrebbe avere sviluppi imprevedibili. Ad illustrare le basi dell’intesa i massimi vertici delle due aziende, Herbert Diess per il colosso di Wolfsburg (che è anche il più grande costruttore di veicoli del pianeta) e Jim Hackett per la casa di Dearborn (che all’inizio del secolo scorso ha motorizzato l’America).

L’obiettivo è quello di migliorare le posizioni sul mercato dei due gruppi, esaltare l’efficienza riducendo i costi ed offrire un servizio migliore ai clienti. La collaborazione, è fuor di dubbio, parte dai veicoli commerciali, un settore in crescita in tutti i continenti in grado di garantire ottimi margini.
I due costruttori, che insieme hanno una potenza di vendita globale di oltre 17 milioni di veicoli l’anno, nel 2018 hanno prodotto circa 1,2 milioni di veicoli commerciali leggeri. L’intesa prevede che Ford svilupperà e produrrà per entrambi i brand sia un pick up di classe media sia grandi veicoli commerciali per l’Europa dove l’Ovale Blu è leader; Volkswagen, invece, si occuperà di portare sul mercato un city van, un commerciale di dimensioni più compatte che con specifiche interpretazioni andrà ad arricchire le gamme di tutti e due i marchi. L’operazione consentirà di dividere gli investimenti, sfruttare al meglio le rispettive capacità produttive e spingere in alto la competitività dei modelli.

L’accordo riguarda linee di prodotto dove ora Ford è presente con il Ranger e il Transit e Volkswagen con l’Amarok, il Transporter e il Caddy. Il nuovo pick up dell’alleanza arriverà sul mercato nel 2022 e i primi miglioramenti sull’andamento delle due aziende si vedranno nel 2023. Fin qui la parte certa, quella già definita sulla quale i tecnici dei due colossi a breve si metteranno al lavoro. Ma l’Alleanza continuerà a lavorare per trovare altre aree di confluenza; alla guida ci sarà infatti una commissione della quale faranno parte gli stessi Diess e Hackett e altri senior manager dei due costruttori. I terreni più fertili per ulteriori sviluppi sono stati identificati e riguardano la rapida e vigorosa svolta verso la mobilità sostenibile che prevede l’elettrificazione, la guida autonoma e i servizi integrati di mobilità. Direttrici sulle quali entrambe le aziende sono già impegnate con obiettivi ambiziosi.

«Nel tempo questa alleanza aiuterà entrambe le aziende a creare valore e a soddisfare i bisogni dei nostri clienti e della società - ha dichiarato Hackett - non porterà solo significative efficienze e non aiuterà solo a migliorare le condizioni dei due partner, ma darà anche l’opportunità di collaborare per plasmare la nuova era della mobilità».
Diess, da parte sua, ha aggiunto: «Il Gruppo Volkswagen e Ford sfrutteranno le risorse di entrambi, le capacità innovative e le posizioni di mercato complementari per servire ancora meglio milioni di clienti in tutto il mondo. Allo stesso tempo, l’alleanza sarà una pietra miliare per migliorare la nostra competitività. Le nostre auto elettriche saranno per tutti, non solo per i milionari».

Le due aziende hanno già lavorato insieme di recente producendo in comune in una fabbrica in Portogallo i monovolume. Fin qui la parte ufficiale dell’accordo, poi gli ampi margini di sviluppo che in altre occasioni sono stati accennati. Ford ha capacità produttiva negli Usa che potrebbe essere sfruttata da Volkswagen per rispondere alle richieste di un maggiore impegno fatte da Trump ed incrementare rapidamente l’offerta e quindi le vendite. Il gruppo Volkswagen, che ha quasi il 25% del mercato europeo, potrebbe fornire all’Ovale Blu che nel nostro continente è in via di riorganizzazione piattaforme all’avanguardia con costi contenuti. Poi ci sono la Cina e il Sud America, altre “region” dove la collaborazione potrebbe consentire rilevanti economie di scala.
 

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Mercoledì 16 Gennaio 2019 - Ultimo aggiornamento: 19-01-2019 17:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-01-17 10:58:17
Tutto sta cambiando, piuttosto in fretta fra l'altro. Di queste persone vediamo oggi il loro passato, le loro teste sono già altrove.