Una Mercedes prodotta in Cina

Dopo Volkswagen e Bmw, arriva profit warning di Mercedes: l'export in Cina non tira piu

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E tre. Dopo Volkswagen e Bmw, anche Mercedes Benz lancia un profit warning. Le vendite sono previste in calo, ma il problema che accomuna i tre grandi marchi dell'auto tedesca non è tanto l'Europa, dove le immatricolazioni scendono soprattutto quelle di vetture elettriche crollate lo scorso mese del 36%, quanto la Cina, un tempo mercato di riferimento per l'export delle quattro ruote teutoniche ma che ora vede aumentare il peso delle marche cinesi riducendo sempre di piu l'import di veicoli stranieri. Mercedes-Benz questa mattina ha abbassato il suo obiettivo di redditivita annuale per la seconda volta quest'anno, citando il cattivo clima economico, in particolare nell'ex celeste impero.

La divisione auto della casa tedesca, che produce la Classe S, prevede ora un margine operativo compreso tra il 7,5% e l'8,5%, rispetto al 10%-11% precedente, che era già una previsione piu bassa a seguito degli scarsi risultati del secondo trimestre. Il fattore scatenante della nuova revisione è stato appunto «l'ulteriore deterioramento del contesto macroeconomico, in particolare in Cina» a causa dell'indebolimento della spesa per i consumi e del continuo rallentamento del settore immobiliare, ha spiegato il gruppo di Stoccarda.

La seconda metà dell'anno sara influenzata anche dalle svalutazioni degli asset, senza specificare ulteriormente, e «dobbiamo continuare ad aspettarci un ambiente dinamico per i prezzi». Il margine operativo della Divisione Automotive dovrebbe attestarsi intorno al 6% nella seconda metà dell'anno. Questo rapporto continuerà a peggiorare dopo aver raggiunto il 14,6% nel 2022 e il 12,6% nel 2023. L'utile operativo del gruppo Mercedes, che produce anche furgoni e gestisce una banca, dovrebbe infine «essere ben al di sotto del livello dell'anno precedente», dopo essere stato previsto «leggermente al di sotto» di quello del 2023, che ammontava a 20 miliardi di euro, su un fatturato di 153,2 miliardi. L'allarme utili di Mercedes segue le brutte notizie arrivate nei giorni scorsi da altre aziende tedesche. Volkswagen , la più grande casa automobilistica del continente, questo mese ha abolito il contratto di lavoro salva-posti e, a causa della debole domanda, sta valutando anche la possibilita di chiudere gli stabilimenti di produzione in Germania, cosa mai accaduta prima nella storia dell'azienda.

La scorsa settimana Bmw ha abbassato le previsioni sugli utili per l'intero anno, principalmente a causa della crisi in Cina e del rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Come osserva Bloomberg , per Mercedes, l'indebolimento delle vendite di auto di fascia alta rappresenta un duro colpo a una strategia di lusso che aveva lo scopo di aiutare a finanziare la transizione verso un futuro completamente elettrico e sostenere i profitti. L'attenzione ai consumatori piu ricchi aveva lo scopo di proteggere le vendite dal calo, ma questa strategia non ha funzionato nella pratica. Quel che è peggio - prosegue Bloomberg - è che il piu grande mercato automobilistico del mondo ha riservato un'accoglienza tiepida agli ultimi veicoli elettrici della Mercedes. I clienti più giovani in Cina si rivolgono sempre piu a marchi nazionali che ritengono presentino una tecnologia digitale e di intrattenimento più avanzata rispetto ai marchi tedeschi premium come Mercedes. Secondo i dati della China Passenger Car Association, a luglio la quota delle case automobilistiche straniere sulle vendite di auto in Cina è scesa al 33%, dal 53% registrato nello stesso mese di due anni prima.

Non soffrono però solo i marchi tedeschi. Anche Ford e General Motors sono tra le aziende che hanno visto le vendite e la quota di mercato svanire in Cina. E pure i ricavi delle joint venture cinesi di Toyota sono crollati del 73% rispetto all'anno precedente, secondo i bilanci finanziari. Peggio ancora, le joint venture di Gm in Cina (ce ne sono 10 nel paese) hanno riportato perdite trimestrali consecutive quest'anno. Le vendite della casa automobilistica americana in Cina si sono dimezzate da un picco di oltre 4 milioni nel 2017 a 2,1 milioni l'anno scorso. La rapida ascesa dei produttori cinesi di veicoli elettrici, come Byd e Xpeng, sta sconvolgendo il piu grande mercato di autovetture del pianeta a colpi di ribassi, al punto che Michael Dunne, veterano del settore automobilistico e Ceo di Dunne Insights, una società di consulenza focalizzata sui veicoli elettrici, arriva a dire: «I giorni di gloria in cui si godeva di alti tassi di crescita e di enormi profitti (in Cina) sono finiti». E «se sei un marchio di massa in Cina, i tuoi giorni sono contati». 

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Venerdì 20 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA