
Ferrari rivoluziona i suoi concessionari: lo showroom Samocar di Roma fa da apripista

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Tra la quiete verde di Villa Borghese e l’eleganza senza tempo di Via Veneto, Ferrari ha scelto di scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Il ruggito delle supercar del Cavallino Rampante, che usciranno dallo showroom Samocar, inonderanno con la loro melodia le vie della Città Eterna. Lo storico concessionario di Via Pinciana 65 è diventato il primo al mondo a incarnare la nuova Corporate Identity della Casa di Maranello. Un cambiamento che va ben oltre il design degli spazi e il design, ma è un nuovo modo di vivere la famiglia Ferrari e l’italianita del brand.
«Il futuro è sempre nelle mani di chi lo sa anticipare» si legge accanto all’area dedicata alle consegne, con le parole di Enzo Ferrari a fare da cornice a un’esperienza pensata per emozionare. La scelta di Roma non è casuale: Samocar è uno dei concessionari più iconici della Capitale, un punto di riferimento per clienti e appassionati. Un sodalizio, quello tra lo showroom e la Casa di Maranello, lungo quasi settant’anni, iniziato quando Vincenzo Malagò, fondatore della concessionaria, si occupava personalmente di tutto. «Nel 1957 mio padre Vincenzo guidava una ad una tutte le Ferrari portandole da Maranello fino al concessionario, quasi un secondo collaudo. I nostri clienti, vista la tipologia di vetture, erano principalmente piloti o persone appartenenti al mondo delle corse», ha raccontato Giovanni Malagò, oggi Dealer Principal di Samocar.
Nel tempo, la concessionaria di Via Princiana ha ospitato non solo il Cavallino Rampante, ma anche altri marchi di lusso come Maserati, BMW, Rolls-Royce e Bentley, di quest’ultimo divenendone anche l’importatore ufficiale in tutta Italia. Tuttavia, è con Ferrari che il legame si è fatto indissolubile. Ed è proprio questo rapporto, fatto di passione e visione condivisa, che ha permesso alla sede di Via Pinciana di essere la prima a riflettere la nuova filosofia Ferrari. «Abbiamo recepito la necessità di individuare spazi esclusivi – ha aggiunto Malagò – e dopo un lavoro di otto mesi possiamo dire di essere i primi concessionari ad adottare la nuova brand identity Ferrari».
L’intervento ha raddoppiato la superficie dello showroom, portandola da 450 a circa 1.000 metri quadrati. Ma ciò che più colpisce è l’approccio concettuale: lo showroom non è più un semplice punto vendita, ma uno spazio esperienziale. Dall’esterno, la facciata rievoca le fiancate della Testarossa grazie a listelli rossi orizzontali. L’ingresso ad arco richiama i portici dell’architettura italiana, mentre l’interno si apre come una piazza, luogo per eccellenza e simbolo di aggregazione della nostra cultura.
«Gli architetti che hanno lavorato al progetto sono stati a Maranello per poter studiare le nostre vetture ed entrare appieno nello spirito del marchio», ha spiegato Enrico Galliera, Chief Marketing & Commercial Officer di Ferrari, presente all’inaugurazione. Un lavoro che ha portato a creare un ambiente capace di rappresentare appieno l’identità Ferrari, fatta di emozioni condivise, orgoglio italiano e legame con la tradizione. «Il nostro non è un cliente – ha proseguito Galliera – ma un membro della famiglia Ferrari e, come tale, entrando nei nostri showroom deve sentirsi a casa, poter condividere le proprie passioni e pianificare le prossime esperienze».
All’interno, la tecnologia si integra con eleganza e discrezione. Un simulatore permette di vivere in anteprima l’emozione della guida, mentre nel piano interrato, un tempo adibito a garage, ha trovato spazio l’area dedicata al tailor made, dove ciascun cliente può personalizzare ogni dettaglio della propria vettura, accompagnato da personale altamente qualificato. Anche la cerimonia di consegna è stata pensata come un momento esclusivo, da vivere in un contesto che celebra il sogno Ferrari. Fiore all’occhiello dello showroom è il roof top, una terrazza affacciata su Villa Borghese, concepita come ulteriore luogo di incontro per la community.
Durante l’inaugurazione, Giovanni Malagò ha sottolineato quanto sia importante per Samocar essere parte di questa trasformazione: «È una nuova filosofia, che invita il cliente a vivere un’esperienza da ferrarista a 360°, anche senza comprare una vettura». Parole che trovano eco nelle dichiarazioni di Galliera: «Anche se il mondo sta andando verso il digitale, Ferrari doveva fare qualcosa di diverso perché facciamo un prodotto ancora analogico, che ha bisogno di essere vissuto e toccato. Per questo abbiamo creato questo concept, con l’idea di costruire un ambiente dove non si compra solo una Ferrari ma si crea un legame diventando parte della famiglia Ferrari».
Quello di Via Pinciana non è solo un nuovo showroom, ma il prototipo di una rete globale che Ferrari intende estendere a tutti i suoi oltre 200 concessionari nel mondo. Da Roma all’Europa, fino agli Stati Uniti e all’Asia, ogni showroom sarà pensato come luogo di incontro, di condivisione e di appartenenza. Perché oggi più che mai, in un’epoca in cui la tecnologia rischia di rendere tutto impersonale, Ferrari ha deciso di investire sul calore umano, sulla forte identità culturale oltre che sull’esperienza sensoriale.