Un parco auto

Germania, nuovo calo del mercato auto in luglio: -13%. Le elettriche valgono il 14%. L'avanzata della Cina nel più grande mercato europeo

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

BERLINO – Luglio appesantisce ulteriormente il bilancio del 2022 del mercato del nuovo in Germania: lo scorso mese nel più grande bacino automobilistico europeo sono state targate poco meno di 206.000 macchine, quasi il 13% in meno (12,9%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Da inizio anno la flessione continua a essere robusta: -11,3% con circa 1,444 milioni di immatricolazioni. La quota ascrivibile ai veicoli aziendali è del 65%, in calo del 12,8% (-13,1% per i privati).

La penetrazione delle elettrificate è stata del 43,1%. Le consegne a zero emissioni (+13,2%) hanno raggiunto il 14% (28.815), mentre il totale delle ibride è sceso del 14,1%: 59.962 complessivamente, di cui 23.712 plug-in (-21.4%). La quota delle vetture a benzina è stata del 36% (-20%). Le registrazioni di auto a gasolio sono state 41.386, in calo dell'11,3% (perfettamente in linea con il mercato), e la penetrazione è rimasta poco sopra il 20%. Insignificanti le immatricolazioni di veicoli a Gpl (0,7%), comunque in forte crescita (+44%). L'alimentazione a metano continua a venire snobbata: 0,1% di quota (-31,6%). Le emissioni medie della flotta targata in luglio sono di 119 g/km di Co2, pari al 3,1% in meno rispetto ad un anno fa.

Tra i marchi nazionali, solo Porsche è riuscita a restare positiva: +5% con 2.708 auto consegnate, pari all'1,3% di quota (da inizio anno sono 17.215 pari all'1,2% con un aumento dei volumi del 3,4%). Tesla è tornata ad essere il marchio con il maggior tasso di crescita mensile: +142,1% con lo 0,6% di penetrazione. Da inizio anno è “solo” terza (+36,4%), preceduta da Polestar (+120,6%, ma 0,2% di quota) e da Dacia (+40,4% da gennaio in poi e 2,1% di penetrazione). Lo scorso mese è stato positivo solo per alcuni marchi di Stellantis: +43,8% per Ds (+8,2% da inizio anno), +26,5% per Alfa Romeo (0,1% di share) e +4,1% per Jeep (+6% in sette mesi). I brand più popolari del secondo gruppo europeo hanno invece sofferto non poco: Fiat -30,6%, Peugeot -21,7%, Opel -12,1% e Citroen -7,3%. Dopo un periodo travagliato sono tornate a crescere Jaguar (+3%) e Land Rover, che con un +62,2% è risultato secondo solo a Tesla come aumento. Con il 19,4% di quota, Volkswagen resta il marchio più venduto, seppur in calo di quasi il 20%.

La Germania anticipa i primi effetti dell'offensiva dei costruttori del Regno di Mezzo in Europa. In luglio la Mg, il marchio britannico controllato dai cinesi della Baic, ha venduto 668 auto, più di Alfa Romeo e Ds insieme. E la stessa Lynk & Co, uno dei brand della Geely (in questo caso attraverso la joint venture con Volvo Cars, di cui è proprietaria) ha raggiunto lo 0,2% di penetrazione. Da inizio anno Lynk & Co, Polestar e Mg hanno targato quasi 9.000 macchine alle quali si possono aggiungere le oltre 19.000 di Volvo. La stessa Mercedes è molto cinese (attorno al 20% del capitale), mentre la smart (poco meno di 7.700 auto, -43,2% da inizio anno) è già una società condivisa tra la casa di Stoccarda e, di nuovo, la Geely.

  • condividi l'articolo
Venerdì 5 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 06-08-2022 19:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti