Audi, nuova pagina tutta elettrica. Ingolstadt lancia le prime vetture sulla piattaforma “nativa” realizzata con Porsche
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BERLINO – Significativo “rimbalzo” in novembre per il mercato tedesco dell'auto nuova, che nei prossimi mesi dovrà fare i conti con la riduzione degli incentivi governativi per l'acquisto delle elettriche, i cui volumi vengono dati per dimezzati nel 2024 dal Car, il Center Automotive Research, da 720.000 a 360.000 unità. Lo scorso mese sono state consegnate 260.512 auto nuove, il 31,4% in più rispetto a un anno fa. Il bilancio da gennaio in poi è ulteriormente migliorato e il saldo negativo è di appena il 2,4% a 2,337 milioni di registrazioni.
La quota delle “aziendali” è stata del 63,8%, in crescita del 36,3%, più del 23,5% contabilizzato per il canale privati. La maggior disponibilità di prodotto e i crescenti timori per l'annunciato piano di limitare gli incentivi a supporto della conversione (con la totale eliminazione di quelli per le auto aziendali sembra) aver innescato una corsa alle acquisti. Una volata della quale hanno beneficiato proprio le elettriche, i cui volumi sono lievitati del 44% (57.980 esemplari), pari al 22,3% di quota, di 6 punti superiore alla penetrazione delle plug-in (44.581 unità). Incluse le altre ibride, l'incidenza delle elettrificate ha superato il 56%. Le vendite delle auto a benzina (+10%) hanno rappresentato il 27,9% del mercato, mentre quelli delle vetture a gasolio sono state il 15,3% (+27,6%). Le emissioni di Co2 della flotta di nuova immatricolazione hanno subito una flessione del 7,4% e sono scese sotto i 100 g/km, 96,6 per la precisione.
Novembre è stato il mese della riscossa per diversi marchi, primo fra tutti Audi, cresciuto del 109% (+14% da inizio anno) con una penetrazione dell'8,5% in novembre (8,2 nel 2022). Ds si è ulteriormente consolidata facendo registrare un aumento delle vendite del 301% nel mese e del 62,5% tra gennaio e novembre: solo Polestar ha fatto meglio negli undici mesi (+183%). Risultati significativi sono stati contabilizzati anche da Mg (+123,6%), da Jeep (+86%), dalla “solita” Dacia (+83%) che con un +50,2% è quarta come percentuale di crescita nel 2022 (al terzo posto è preceduta da Tesla: + 93% in novembre e +59% finora), da Nissan (+67%), da Lexus (+66,7%) e da Seat (+63%).
Appena una decina i marchi che hanno chiuso in negativo il mese, mentre quelli positivi nel corso del 2022 sono una dozzina. Fra questi c'è sempre Alfa Romeo (+13%, ma con lo 0,1% di quota, pari a 3.166 macchine immatricolate). E ci sono Kia (+11%) e pure Land Rover (+2,9%) che ha attraversato mesi difficili e i brand tedeschi alto di gamma come Mercedes (+5,3% con il 9,2% di quota) e Porsche (+5,7% con poco meno di 26.600 auto immatricolate).
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