Il simbolo del Global Compact

Gruppo Volkswagen, reintegrato nel Global Compact. Decisione dopo monitoraggio a seguito esclusione nel 2015

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ROMA - Il Global Compact delle Nazioni Unite ha confermato la reintegrazione del Gruppo Volkswagen. Dopo uno stop di cinque anni, il Gruppo torna a far parte della più ampia iniziativa di cittadinanza d'impresa al mondo. La motivazione principale che ha portato a questa decisione è la politica di integrità e compliance del Gruppo Volkswagen, completamente rivista, frutto del periodo di monitoraggio, concluso con successo, supervisionato dal Dipartimento di Giustizia statunitense. Anche il programma del Gruppo per la protezione del clima è stato accolto favorevolmente.

Entro il 2025, l'azienda pianifica di tagliare le proprie emissioni di CO2 lungo l'intero ciclo di vita della propria gamma di vetture del 30% rispetto al 2015 e punta a diventare carbon neutral entro il 2050. Nel 2016 il Gruppo Volkswagen ha inoltre istituito un Consiglio di Sostenibilità indipendente. Fondato nel 2000 come iniziativa speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Global Compact è un invito per le aziende di tutto il mondo ad allineare le proprie attività e strategie ai Dieci Principi relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente, e lotta alla corruzione. A tutti i partecipanti è richiesto di riportare annualmente le rispettive iniziative messe in atto per applicare tali principi.

Il Gruppo Volkswagen era entrato a far parte del Global Compact il 27 agosto 2002, ma sull'onda della questione diesel, nel novembre 2015 l'azienda è stata invitata a fare un passo indietro. Negli anni successivi, il Gruppo Volkswagen ha portato avanti la propria attività di relazione, in linea con i requisiti del Global Compact e impegnandosi a perseguire il reintegro come priorità. A novembre 2020, il CEO Herbert Diess ha infine richiesto formalmente il nuovo coinvolgimento dell'Azienda.

Il portavoce del Consiglio di Sostenibilità è Georg Kell, fondatore, primo Direttore Esecutivo ed ex CEO del Global Compact. "L'esclusione di Volkswagen dal Global Compact delle Nazioni Unite - ha commentato Kell - è stata una decisione drastica, presa sull'onda della questione diesel. Un'Azienda che prima si sentiva quasi invincibile è stata pubblicamente esclusa da una comunità imprenditoriale rispettabile come quella legata alle Nazioni Unite. Non si è trattato solo di una questione di prestigio, è stata una questione di orgoglio.

Da allora il Gruppo Volkswagen ha lavorato per rinnovare a base valoriale dell'Azienda. La strategia di elettrificazione ha posto il Gruppo alla guida della trasformazione nell'industria automobilistica. Perciò rientrare nel Global Compact dovrebbe avere lo stesso valore simbolico dell'esclusione di cinque anni fa. Dimostra che il Gruppo Volkswagen, lungi dall'essere infallibile, ha imparato dai propri errori. Per ogni Collaboratore del Gruppo questo è un momento in cui fermarsi per un secondo ed essere orgoglioso di quanto è stato ottenuto insieme".

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Sabato 27 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 14:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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