È “prematuro” parlare di revisione dei target europei per le emissioni delle auto al 2025. Questa la risposta della Commissione Ue, per tramite di un portavoce durante il briefing quotidiano con la stampa, alla spinta francese per rimandare l’obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni complessive delle flotte europee, che prevede penali potenzialmente miliardarie per i costruttori che non saranno in grado di aumentare la quota di auto a batteria vendute (o ridurre quella di auto tradizionali). “Queste misure sono state introdotte già nel 2019 per consentire al settore di effettuare una transizione, avere una tabella di marcia e raccogliere investimenti”, ricorda il portavoce della Commissione, sottolineando che l’esecutivo Ue non intende commentare sullo sviluppo del mercato nei prossimi mesi.
A fronte di una profonda crisi della domanda nel settore dell’auto, negli scorsi mesi i ministri francesi dell’economia e dell’industria hanno chiesto “flessibilità” per quanto riguarda il target del 2025. Anche i concessionari europei di Stellantis hanno chiesto di ritardare gli obiettivi, evidenziando che le condizioni di mercato non permettono di raggiungerli nei tempi previsti, appoggiando una lettera dell’associazione di costruttori europea Acea indirizzata alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.