Donald Trump e Sergio Marchionne

Marchionne da Trump che riceve vertici industria auto. Incontro su standard emissioni

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WASHINGTON - Donald Trump riceve alla Casa Bianca i leader dell’industria automobilistica per parlare degli standard sulle emissioni. L’appuntamento è stato fissato alle 11.45 di Washington. Quando in Italia saranno le 17.45, il presidente americano riunirà nella Roosevelt Room della Casa Bianca i Ceo di 10 produttori di auto. Per la prima volta dal gennaio 2017, i numeri uno dei tre gruppi di Detroit si ritroveranno nella stessa stanza con Donald Trump. Sergio Marchionne, Ceo di Fiat Chrysler Automobiles, sarà infatti presente insieme a James Hackett, Ceo di Ford, e Mary Barra (ceo di General Motors).

L’incontro si concentrerà sulle regolamentazioni riguardanti emissioni ed efficienza dei consumi ma sarà usato anche per discutere del North American Free Trade Agreement, l’accordo di libero scambio tra Usa, Canada e Messico che il leader Usa vuole riscrivere. Al tavolo ci saranno sostanzialmente due schieramenti: quello dell’amministrazione Trump, che si prepara a smantellare la normativa voluta dal governo precedente di Barack Obama e difesa da Stati come quello della California; e quello dei produttori di auto, che secondo il 45esimo Commander in chief non hanno reagito con entusiasmo ai suoi piani pensati per aiutarli a ridurre i costi e a rispondere alle esigenze dei consumatori (che in Usa chiedono sempre di più Suv e pickup truck). È vero che le case automobilistiche si sono lamentate di standard troppo rigidi ma l’allentamento regolatorio che Washinton si appresta a realizzare è così ampio che - è la tesi - creerà più problemi che benefici. Ieri, nel corso dell’assemblea annuale dei soci di Ford, il Ceo Jim Hackett e il presidente Clay Ford Jr hanno espresso il desiderio di un compromesso: «Non stiamo chiedendo all’amministrazione uno smantellamento» delle regolamentazioni.

«Vogliamo la California al tavolo [DEI NEGOZIATI]e vogliano standard nazionali unici che includano la California». Lo Stato sulla costa occidentale degli Usa può infatti determinare i suoi standard sulle emissioni e idealmente vorrebbe veicoli a zero emissioni. Il cosiddeto Golden State ha lanciato una causa contro il governo Trump proprio per fermare il passo indietro regolatario; molti Stati di orientamento democratico hanno seguito il suo esempio. In totale sono 17 gli Stati più il District of Columbia ad avere aderito all’azione legale; insieme rappresentano 140 milioni di persone e oltre il 40% del mercato auto.

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Venerdì 11 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 20:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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