Mercato auto, in Italia ancora in discesa le vendite: a giugno -2,08%. Nei sei mesi il calo è del 3,5%

Mercato auto, in Italia ancora in discesa le vendite: a giugno -2,08%. Nei sei mesi il calo è del 3,5%

  • condividi l'articolo

ROMA - È ancora in calo il mercato italiano dell’ auto. A giugno sono state vendute 171.626 auto, il 2,08% in meno dello stesso mese del 2018. Chiude in rosso anche il primo semestre con 1.082.197 immatricolazioni, pari a una flessione del 3,52% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Registrano un record grazie anche all’ecobonus - spiega il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri - le auto elettriche in termini di unità vendute (1.456) e di quota di mercato (0,8%), con volumi più che triplicati rispetto a giugno 2018. Nel primo semestre superano le 5.000 unità, più del doppio rispetto a un anno fa. In forte calo il diesel con -22,6% che, depurato dal noleggio, sarebbe pari a -31,5%. Più pesante di quello del mercato il calo registrato dal gruppo Fiat Chrysler che ha venduto 38.560 vetture a giugno, l’11,21% in meno dello stesso mese del 2018, con la quota che scende dal 24,78% al 22,47%.

Da inizio anno le auto vendute da Fca sono 266.765, in calo dell’11,95% e la quota è pari al 24,65% a fronte del 27,01% dell’analogo periodo del 2018. Vanno bene i brand Jeep e Lancia, che registrano entrambi un incremento del 9%, con quote pari rispettivamente al 4,9% e al 2,5%. Tra le dieci vetture più vendute quattro i modelli Fca: prima Panda, seguita da Renegade, e poi Ypsilon e 500X. Secondo il Centro Studi Promotor «non ci sono le condizioni per una ripresa nel secondo semestre». Il 48% dei concessionari si attende la domanda in calo nei prossimi mesi, mentre per il 50% le vendite si manterranno stabili sui bassi livelli attuali.

Influiscono - osserva il presidente Gian primo Quagliano - il quadro economico, ma anche fattori negativi specifici del comparto come la fine nel 2019 del sostegno dei superammortamenti e la demonizzazione del diesel. Michele Crisci, presidente dell’Unrae, sottolinea che una revisione più generale della fiscalità dell’ auto può determinare un veloce rinnovo del parco circolante, intervenendo sui veicoli più anziani e quindi più inquinanti e meno sicuri, senza penalizzare i veicoli di ultima generazione, innovativi e puliti«. Per LeasePlan, uno dei grandi operatori nella gestione delle flotte aziendali, con l’integrale detraibilità dell’Iva e la reintroduzione dei superammortamenti per le auto potrebbero esserci 150.000 immatricolazioni in più all’anno.

  • condividi l'articolo
Lunedì 1 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 19:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti