Mercato auto, partenza in rosso per le vendite in Italia: -5,9%. Fca inizia l’anno in positivo

Mercato auto, partenza in rosso per le vendite in Italia: -5,9%. Fca inizia l’anno in positivo

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TORINO - Parte in rosso il 2020 per il mercato italiano dell’ auto. Le immatricolazioni a gennaio sono state 155.528 con un calo del 5,9% rispetto al primo mese del 2019. i dati sono del ministero dei Trasporti. Nello stesso periodo di gennaio 2020 sono stati registrati 338.754 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un calo del 10,33% rispetto a gennaio 2019, durante il quale ne furono registrati 377.787 (nel mese di dicembre 2019 sono stati invece registrati 320.799 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,88% rispetto a dicembre 2018, durante il quale ne furono registrati 337.269). nel mese di gennaio 2020 il volume globale delle vendite (494.282 autovetture) ha dunque interessato per il 31,47% auto nuove e per il 68,53% auto usate.

Il gruppo Fca ha immatricolato a gennaio in Italia 39.878 auto, lo 0,17% in più dello stesso mese dell’anno scorso. La quota sale dal 24% al 25,64%.Guardando ai marchi del gruppo fca, fiat ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 5,59% a 25.842 unità, con quota al 16,62%, in rialzo dal 14,81% di gennaio 2019. Alfa Romeo, invece, ha segnato una flessione del 27,35% a 1.798 unità, con quota all’1,16% (dall’1,5%), Jeep ha avuto un calo del 4,25% a 5.987 unità, con quota al 3,85% (dal 3,78%), quando Lancia ha visto un calo del 5,4% a 6.251 unità, con quota praticamente stabile al 4,02% (dal 4%). La Fiat Panda è ancora una volta l’ auto più venduta in Italia nel corso del mese con 14.417 unità. Nella classifica delle 10 auto più vendute in Italia, il gruppo Fca ha 5 vetture. Alle spalle della Panda c’è al secondo posto la Lancia Ypsilon con 6.251 unità. Seguono al quarto posto la Fiat 500X con 3.575 unità, all’ottavo posto Jeep Renegade con 3.260 unità e al decimo posto Fiat 500 con 2.863 unità.

«In un quadro economico e geopolitico globale di grande incertezza, con ripercussioni negative sul nostro paese, come evidenziato dalla brutta partenza del mercato auto – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un insieme scoordinato di provvedimenti a livello comunale e regionale come quelli a cui abbiamo assistito e stiamo assistendo». «Iniziative prive di logica e senza alcun beneficio sulla qualità dell’aria, che hanno invece impattato e stanno impattando in termini gravemente negativi sui consumatori e sul mercato – continua il Presidente – con cancellazioni di ordini e ripensamenti da parte di acquirenti di auto diesel Euro 6, nuove e in linea con le più recenti normative in termini di emissioni». «Alla luce di quanto accaduto – continua Crisci – è sempre più evidente l’esigenza di un’azione di coordinamento e armonizzazione nazionale delle misure sulla mobilità e sulla circolazione delle auto. Vieppiù urgenti appaiono inoltre misure di sostegno alla domanda con l’obiettivo di svecchiare l’attuale parco circolante, con effetti positivi in termini di maggiore sicurezza e minore impatto ambientale».

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Lunedì 3 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-02-2020 14:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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