Il maxi rimpasto dei vertici in Europa e negli Stati Uniti e il voto di fiducia verso il Ceo Carlos Tavares da parte del presidente John Elkann non bastano a sostenere il titolo di Stellantis che viaggia in ribasso di oltre un punto e in coda al Ftse Mib (+0,14%). Le azioni cedono l'1,4% a 12,026 euro per azione, dopo essere scese sotto i 12 euro e confermandosi ai minimi in due anni. Del resto, le notizie non sono state un fulmine a ciel sereno, comprese quelle della conferma di Tavares alla guida del gruppo e dell'avvio formale del processo di selezione del suo successore, quando lascerà l'incarico al termine del suo mandato, a inizio 2026.
"L'annuncio non rappresenta una sorpresa, ma riteniamo che il focus almeno fino al primo semestre 2025 resti su pressione prezzi, riduzione magazzino, lancio nuovi modelli e gestione della base costi", sottolineano gli analisti di Equita. E del resto, i problemi che il gruppo si trova ad affrontare - le difficoltà del mercato dell'elettrico, un contesto complesso per l'automotive a livello globale, le varie questioni aperte in Nord America, il calo delle vendite - non si risolvono dalla sera alla mattina. Ma l'ampia riorganizzazione, che come ha detto lo stesso Tavares arriva in un momento "turbolento" e "darwiniano", ha proprio l'obiettivo di "conseguire una semplificazione e migliorare le performance dell’organizzazione" e "rafforzare l’impegno dell’azienda sulle priorità del business e di affrontare con decisione le sfide globali che il settore si trova a fronteggiare".
Così, esce dopo poco più di un anno la Cfo Natalie Knight, che sarà sostituita da Doug Ostermann, e Santo Ficili, finora a capo di Stellantis in Italia, sarà Ceo di Maserati (al posto di Davide Grasso) e Ceo di Alfa Romeo, al posto di Jean-Philippe Imparato, che, mantiene il ruolo di Ceo di Pro One e sarà chief operating officer Enlarged Europe, succedendo a Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l’azienda. Ficili sarà anche membro del Top Executive Team. Inoltre, Antonio Filosa, oltre a mantenere il ruolo di Ceo del marchio Jeep, sarà chief operating officer per il Nord America succedendo a Carlos Zarlenga, mentre Gregoire Olivier, sarà chief operating officer per la Cina e manterrà il ruolo di liaison officer di Leapmotor.
Gli analisti non nascondono un certo scetticismo: "Stellantis deve risolvere quattro sfide: gestire l'eccesso di scorte a breve termine negli Stati Uniti, stabilire se gli Stati Uniti sono un mercato con un margine Ebit rettificato del 10% o del 15%, come affrontare le sfide strategiche nel mercato dell'Ue e come raggiungere gli obiettivi strategici per il 2030. Nessuno dei cambiamenti di gestione annunciati oggi segnala un riconoscimento di queste sfide", sottolineano gli esperti di Bernstein. Il punto, quindi, è guardare avanti e capire se la nuova squadra sarà in grado di portare l'inversione di rotta a cui è chiamata: "Riteniamo che sia possibile che le cose debbano andare peggio, prima di poter migliorare", spiegano gli analisti di Banca Akros.