Tesla taglia prezzi in Cina di circa 2.000 dollari e infiamma guerra al ribasso tra brand sulle EV. Il titolo crolla a -3,32%
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Tesla China ha annunciato l’avvio della produzione da ieri nella fabbrica di impianti di ricarica “supercharger” costruito a Shanghai, a meno di sei mesi dal lancio ufficiale del progetto, avvenuto nell’agosto del 2020. A fronte di un investimento di 42 milioni di yuan (circa 6,5 milioni di dollari), nella prima fase, la fabbrica da 5.000 metri quadrati sarà in grado di produrre fino a 10.000 colonnine di ricarica «supercharger», per lo più del modello V3.
Secondo la società, con una ricarica di 15 minuti, questo modello concede 250 chilometri di ulteriore autonomia ai veicoli elettrici. In precedenza, le colonnine «supercharger» di Tesla utilizzate in Cina erano tutte importate dagli Stati Uniti. La società ha annunciato che l’apertura di quest’impianto produttivo in Cina contribuirà alla diffusione del modello V3 delle colonnine di ricarica nel Paese. Ad oggi, Tesla ha aperto oltre 730 stazioni di ricarica “supercharger” in tutta la Cina.
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