Elon Musk numero uno di Tesla

Tesla supera i 100 miliardi: è la casa automolistica che vale di più dopo la Toyota

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Tesla schizza per la prima volta oltre i 100 miliardi di dollari di valore e supera Volkswagen, diventando la seconda casa automobilistica che vale di più al mondo dopo Toyota. Per Elon Musk si tratta di una rivincita su una Wall Street che di recente sembrava avergli girato le spalle, e di importante traguardo per coronare il suo “sogno” di rendere le auto elettriche a portata del grande pubblico. «È uno dei nostri migliori geni» dice Donald Trump descrivendo il miliardario-visionario paragonato da molti a Steve Jobs. Secondo il presidente americano Musk è però più un Thomas Edison, e come tale va difeso: «è una dei più intelligenti e noi coccoliamo questo tipo di persone».

Approdata a Wall Street nel luglio del 2010 a 17 dollari per azione, i titoli Tesla sono balzati del 125% solo negli ultimi tre mesi. Un balzo con il quale arriva a valere 104 miliardi di dollari contro i 99,8 di Volkswagen, che comunque produce 30 volte l’ammontare di vetture di Tesla. Il sorpasso del colosso tedesco aumenta la pressione sul settore delle auto tradizionali e su una Detroit capitale della quattro ruote ormai messa in ombra da Tesla. Ed è simbolico anche in vista della possibile battaglia a suon di dazi che Donald Trump potrebbe lanciare contro l’Unione Europea, con le auto tedesche nel mirino.

Scavalcando Volkswagen, il colosso delle auto elettriche sale così al secondo posto della classifica mondiale alle spalle di Toyota, sulla quale si è abbattuta la nuova grana di un maxi richiamo da 3,4 milioni di auto a livello globale per problemi agli airbag. Il raggiungimento della soglia dei 100 miliardi di dollari è molto più che simbolico per Musk. Oltre all’orgoglio personale per il successo della sua creatura, il balzo di Tesla consente al suo amministratore delegato di allungare le mani verso una maxi compenso.

Se Tesla si manterrà sui 100 miliardi di dollari per i prossimi sei mesi, Musk potrà incassare i primi 346 milioni di dollari del suo piano di bonus decennale. Un piano che lega il suo compenso, attualmente pari a zero pur controllando il 20% di Tesla, interamente alla perfomance della società e al raggiungimento di alcuni obiettivi, fra i quali una capitalizzazione di mercato di 100 miliardi di dollari. Insomma un maxi assegno con il quale Musk intende continuare, a dispetto degli scettici, a portare avanti le sue iniziative non solo a Tesla ma anche a Space X, con la quale potrebbe centrare l’obiettivo di essere la prima società privata a portare astronauti in orbita.

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Venerdì 24 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 26-01-2020 06:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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