Elon Musk, numero uno di Tesla

Tonfo Tesla in borsa, per twitter Musk deve vendere il 10%. Esito sondaggio online affonda il titolo che perde il 5%

  • condividi l'articolo

NEW YORK - Tesla pesante a Wall Street con l’esito del sondaggio su Twitter di Elon Musk che, ai suoi milioni di follower, ha chiesto se deve vendere o meno il 10% delle sue azioni nel colosso delle auto elettriche - per un valore di 21 miliardi di dollari - e quindi pagare le tasse. Il 58% dei 3,5 milioni di votanti ha risposto ‘sì’ alla vendita e questo, visto l’impegno del miliardario visionario a rispettare l’esito del sondaggio, apre la porta a un’ondata di azioni Tesla sul mercato e ne mette a rischio il valore in un momento in cui gli analisti la ritengono già sopravalutata. E così i titoli della società perdono a Wall Street oltre il 5%. Al tonfo di Tesla si contrappone la volata di Google in Borsa. Alphabet, la holding a cui fa capo Mountain View, avanza dell’1,2% e sfonda quota 2.000 miliardi di capitalizzazione di mercato, entrando così nel super esclusivo club di cui fanno parte Apple e Microsoft. Per Google si tratta del coronamento di una corsa che l’ha vista guadagnare a Wall Street il 71% dall’inizio dell’anno.

Gli investitori hanno premiato il titolo alla luce della crescita sostenuta e delle prospettive di crescita anche rispetto alle altre big della Silicon Valley. I risultati del terzo trimestre hanno confermato la solidità di Google, che può contare su una YouTube che ha spiccato il volo ed è sempre più centrale per i ricavi della società che continuano a correre spinti da una raccolta pubblicitaria che non rallenta. Così come Google anche Tesla è in rialzo dall’inizio dell’anno, ma il titolo continua a confermarsi volatile complice anche l’amore del suo amministratore delegato per Twitter. I cinguettii di Musk sono già costati non pochi problema al gigante delle auto elettriche. E l’ingresso a gamba tesa nel dibattito sulla tassazione dei paperoni negli Stati Uniti di Musk con il sondaggio su Twitter è destinato ad avere non poche ripercussioni. Nel lanciarlo, Musk ha spiegato di non ricevere un salario dalla società e quindi di pagare le tasse solo quando vende le azioni. Tenuto conto che la sua ricchezza - una fortuna da 338,4 miliardi di dollari - è fatta soprattutto di azioni Tesla, il miliardario ha avviato la consultazione di 24 ore per definire le sue prossime azioni, in quella che gli osservatori definiscono una mossa ‘audacè anche per uno come Musk. Il miliardario visionario comunque aveva già annunciato nei mesi scorsi che probabilmente avrebbe venduto una parte dei suoi titoli nel quarto trimestre.

«Ho opzioni che scadranno all’inizio del prossimo anno e una parte di queste sarà venduta negli ultimi tre mesi perché devo cederle o scadono», aveva detto in settembre. Le stock option concesse ai manager sono una modalità spesso usata per aggirare le tasse a patto che mantengano i titoli ottenuti convertendo le opzioni. Ma, secondo indiscrezioni, è improbabile che quelle concesse a Musk da Tesla nel 2012 possano qualificarsi per un trattamento fiscale privilegiato e questo potrebbe tradursi per l’amministratore delegato in un conto fiscale salato nell’ordine di 10 miliardi di dollari. Pur essendosi impegnato a rispettare la volontà di Twitter, Musk non ha ancora replicato ufficialmente all’esito del sondaggio lasciando milioni di fan in attesa delle sue parole. 

  • condividi l'articolo
Lunedì 8 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 20:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti