Il cancelliere tedesco Olaf Scholz

UE a Germania, valutazione carburanti sintetici solo dopo voto su regolamento emissioni

  • condividi l'articolo

BRUXELLES - La Commissione Europea ha contraddetto le dichiarazioni fatte dal cancelliere tedesco Olaf Scholz entrando al Consiglio Europeo di oggi in merito alla legislazione sui motori a combustione interna per il 2035. Scholz ha detto che c’era la «chiara intesa» che la Commissione proporrà regole per consentire alle automobili nuove che usano i combustibili sintetici di essere immatricolate anche dopo il 2035, la data limite fissata dal regolamento Ue sulle emissioni inquinanti delle auto, approvato dal Parlamento Europeo ma bloccato in Consiglio all’ultimo momento dall’annuncio del voto contrario di Italia e Polonia, dell’astensione della Bulgaria e della possibile astensione della Germania.  Scholz ha detto che l’intesa era stata presa nei negoziati per concordare un’uscita graduale del motore a scoppio nell’Ue, previsto dal regolamento.

Un alto funzionario della Commissione ha affermato però che «in nessun momento» l’esecutivo Ue ha promesso una legislazione in materia prima di un voto del Consiglio che confermi il contestato phase-out del motore a scoppio. La fonte ha spiegato che ai rappresentanti degli Stati membri è stato detto solo che la Commissione «esaminerà il potenziale contributo dei combustibili neutri in termini di emissioni di anidride carbonica al raggiungimento della mobilità climaticamente neutra» dopo che il voto sul regolamento avrà avuto luogo.  La Germania in questa votazione è l’ago della bilancia in Consiglio: se si astiene o vota contro, il regolamento non passa. La Commissione, ha confermato oggi il vicepresidente Frans Timmermans, sta negoziando «nell’ambito» del considerando contenuto nel regolamento che riguarda esclusivamente i combustibili fossili. Quindi non sui biocombustibili, che non sono menzionati nel considerando, perché comporterebbe riaprire il testo, sul quale il lavoro legislativo è già stato fatto (e il Parlamento Europeo non ha alcuna intenzione di riaprirlo).

A quanto ha scritto la Frankfurter Allegemeine Zeitung, la Germania vorrebbe che la Commissione legiferasse in materia, con un atto delegato, che è più difficile da contrastare rispetto alla legislazione ordinaria Ue, perché richiede una maggioranza qualificata contraria per essere fermato. In pratica, verrebbe così introdotta un’eccezione in modo surrettizio, superando il testo negoziato da Consiglio e Parlamento. La Commissione avrebbe risposto che in questo momento può fare solo una dichiarazione di intenti. Molto dipende, in questa vicenda, dalle difficoltà, sotto il profilo elettorale, che i Liberali dell’Fdp hanno a stare in una coalizione a trazione Sdp-Verdi: il ministro dei Trasporti Volker Wissing è liberale. 

  • condividi l'articolo
Venerdì 24 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 25-03-2023 11:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA