la nuova BMW R 1250 GS

BMW R 1250 GS, in sella alla nuova maxienduro della Casa di Monaco per scoprirne tutti i segreti

di Lorenzo Baroni
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FARO - Non fatevi ingannare dall’estetica, anche se al di fuori nulla sembra cambiato, eccetto alcune sovrastrutture leggermente rivisitate, le nuove colorazioni e la sigla HP che sostituisce la versione Rally, la nuova BMW R 1250 GS svela una serie di novità interessanti e la prima, ovviamente, si evince dalla cilindrata…

L’inconfondibile boxer sfoggia ora cinquanta cc in più, il necessario per raggiungere nuovi valori di coppia e potenza. Il nuovo propulsore sviluppa 136 CV a 7.750 giri e una coppia massima pari a 143 Nm a 6.250, un incremento notevole rispetto al modello precedente.

Sui coperchi delle teste dei cilindri la scritta ShiftCam anticipa un cambiamento importante: per la prima volta viene introdotta la fasatura variabile delle valvole di aspirazione. Una scelta dettata dalle norme sempre più restrittive con l’introduzione dell’Euro5. La norma vuole che il motore produca all’incirca la metà di CO2 rispetto alla Euro4 e agli ingegneri teutonici questa soluzione è sembrata cosa buona e giusta.

Il sistema è semplice: l’albero a camme che aziona i bilancieri e quindi le valvole è composto da doppie camme e può spostarsi in senso longitudinale facendo lavorare a piacimento la camme dal profilo meno spinto (minore alzate delle valvole), oppure la camme dal profilo più spinto (maggiore alzate delle valvole). E’ l’inconsapevole pilota a decidere quale profilo di alzata usare in base all’azione esercitata sulla manopola del gas che comunica al sistema cosa necessita in quel preciso momento, maggiore potenza oppure una erogazione più dolce.

Nuovi anche i sistemi elettronici come il DBC, Dynamic Brake Control, una sorta di freno a mano molto utile quando per sostare in pendenza, e l’Hill Start Control Pro, HSC, che permette una ripartenza in salita. Di serie il cruscotto a colori TFT e i fari full Led, in più vasta la lista di nuovi accessori riconoscibili dalla sigla 719, insieme ad una serie di componenti realizzati in alluminio e lavorati con macchine a controllo numerico.

In sella alla nuova GS le cose non cambiano, il feeling è lo stesso del modello precedente: ergonomia, telaio, sospensioni (ESA compreso, solo le pinze dei freni perdono il logo Brembo. La moto è agile e veloce tra le curve che si affrontano con facilità e precisione. I cavalli in più si sentono, soprattutto nella zona compresa tra i 5.000 e i 7.000 giri, stesso discorso per la coppia disponibile al polso destro, perfetta quando si effettua un sorpasso o per dare una spinta decisa.

La risposta all’apertura del gas è brillante e divertente e il sistema ShiftCam svolge un egregio lavoro senza farsi notare… Il nuovo propulsore è veramente elastico ed è capace di ripartire da regimi bassissimi senza strappi con la moto che accelera in maniera progressiva e lineare, veramente niente male per un bicilindrico di elevata cubatura. In off road il baricentro basso e le ottime sospensioni permettono di affrontare agevolmente passaggi anche un po’ più impegnativi, grazie soprattutto alla grinta del nuovo motore, più potente ma dolce.

Per la nuova GS occorrono 17.850,00 Euro per la entry level, 18.300,00 Euro per la versione Exclusive, arricchita da grafiche e finiture superficiali , 18.600 euro per la HP che, come abbiamo detto, sostituisce la precedente Rally.

 

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Mercoledì 17 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 18-10-2018 18:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-10-18 12:31:20
costa troppo ed è un CATARCIONE....troppo pesante e spezza le gambe ...con i soldi che ci spendi per questa te fai una macchina media oppure due naked con i fiocchi