Fca: le ragioni dello stop alla fusione con Renault sono a Parigi, non a Tokyo

Fca: le ragioni dello stop alla fusione con Renault sono a Parigi, non a Tokyo

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PARIGI - Di fronte alla «miopia del governo francese», come è stata definita da fonti vicine al dossier, nella notte Fca ha ritirato la proposta di fusione “alla pari” avanzata al gruppo Renault. Che la colpa di quanto accaduto, per il gruppo italo-statunitense, sia del governo francese appare evidente. Nella nota diffusa nella notte, infatti, si legge: «Tuttavia è divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perchè una simile fusione proceda con successo». Gli interventi del ministero francese dell’Economia non sono alla fine stati graditi e le richieste d’Oltralpe hanno fatto saltare l’operazione, che avrebbe potuto far nascere il terzo produttore al mondo di auto. Da ricordare che lo Stato francese ha il 15% di Renault, con il 28,6% dei diritti di voto. Non sono stati i soci giapponesi di Renault a far naufragare il progetto. I due consiglieri di Nissan nel cda si sarebbero astenuti sulla proposta di fusione con Fca e in assemblea il costruttore nipponico non ha diritti di voto sul 15% detenuto in Renault.

Nella sua comunicazione « Fca esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato e agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di Fca»: Fca, fanno notare le stesse fonti, non si sarebbe sbilanciata con questi ringraziamenti se ci fosse stata chiusura dei giapponesi all’operazione, come invece, lascia intendere il governo francese. Fca ha detto che «continua a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente». Insomma, interessati a una fusione ma non a ogni costo. Le considerazioni fatte per questo progetto, tuttavia, restano valide. Il settore auto è sempre più competitivo, servono ingenti investimenti e la strada verso l’elettrico e la guida autonoma - le due più grandi sfide per il futuro - richiede alleanze e sinergie.

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Giovedì 6 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 07-06-2019 14:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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