Audi, nuova pagina tutta elettrica. Ingolstadt lancia le prime vetture sulla piattaforma “nativa” realizzata con Porsche
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TORINO - L’offensiva delle spine è iniziata in casa Audi, ma non è detto che la batteria sfratti completamente il serbatoio. Dopo il suv elettrico E-tron è infatti il turno della Q5 in versione ibrida plug-in che arriva insieme ad una nutrita squadra con lo stemma dei Quattro Anelli, tutte dotate di due sportellini per il rifornimento: uno per la benzina e l’altro per l’energia elettrica. L’antesignana era stata nel 2013 l’A3 E-tron, denominazione riservata allora a tutti i modelli elettrificati, compresa la R18 che dominava con il diesel la 24 Ore di Le Mans, mentre già nel 2010 era pronta una Q5 ibrida (senza plug-in) che però fu congelata all’ultimo momento. I tempi sono decisamente cambiati: ci sono i 95 g/km di CO2 imposti dall’Unione Europea, una sensibilità per l’ambiente cresciuta, limitazioni al traffico che, per quanto a volte insensate quanto ideologiche, sono sempre più frequenti, e soprattutto un mercato che recepisce con favore l’ibrido per tutti i tipi di automobili. Le plug-in di Audi oggi si chiamano “e” e la Q5 si propone in due versioni: la 50 TFSI e e la 55 TFSI e.
La prima ha 367 cv e 500 Nm e la seconda ha 299 cv e 450 Nm, potenze e coppie che autorizzano una caratterizzazione sportiva: non a caso le nuove arrivate si riconoscono dal pacchetto S Line e da un paraurti posteriore dotato di una cornice metallica che simula l’esistenza di due coppie di terminali di scarico. In realtà la parte elettromeccanica è la stessa e il sistema è composto da un 2 litri a benzina da 252 cv e 370 Nm accoppiato a un elettrico da 105 kW e 350 Nm integrato nel cambio a doppia frizione a 7 rapporti. La batteria da 14,1 kWh è dotata di un caricatore a 7,4 kW così da permettere la ricarica completa in 7 ore da una normale presa domestica o in 2 ore e mezza da una wallbox o presso una delle 110mila colonnine pubbliche che accettano la tessera dell’Audi E-Tron Charging, un servizio che permette di pagare la stessa tariffa presso operatori diversi.
Tramite smartphone, si può controllare a distanza il processo di ricarica e programmare la climatizzazione. Il sistema recupera energia con decelerazioni fino a 0,2 G e fino a 80 kW.
Per farlo al meglio, tiene conto dei dati della navigazione anche del traffico attraverso lo stesso radar che guida i sistemi di sicurezza. Il guidatore può scegliere tre modalità di utilizzo della “power unit”: EV per guidare in elettrico, Hold per utilizzare la ricarica solo nei centri abitati e Hybrid per sfruttare al meglio i due motori. Ci sono poi le diverse modalità di guida che si ritrovano su tutte le Audi e anche quelle specifiche per il fuoristrada che agiscono direttamente sul sistema di trazione integrale e sulle sospensioni pneumatiche in grado, alla bisogna, di sollevare la vettura di ben 45 mm. Il sistema ibrido ha ovviamente conseguenze sul peso – 135 kg solo per la batteria – e sul volume di carico che scenda da 550 a 465 litri, ma rimangono il portellone elettrico e il divano abbattibile 40/20/40 e scorrevole. I capitoli delle prestazioni e dei consumi regalano ampi sorrisi. la 50 accelera da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi, la 55 è ancora più scattante (5,3 secondi) mentre per entrambe la velocità è di 239 km/h.
POCO ASSETATA
Per la prima i consumi dichiarati, secondo il nuovo standard WLTP, sono di 2,1-2,7 litri/100 km con emissioni di 48-62 g/km di CO2, praticamente identici ai 2,2-2,8 litri/100 km pari a 50-65 g/km di CO2 della 55. Entrambe in elettrico possono percorrere 45 km e raggiungere 135 km/h ma, quando vanno a passo d’uomo o fanno manovra, avrebbero fatto meglio ad avere un suono artificiale per avvisare i pedoni, già obbligatorio per le elettriche e del quale anche le plug-in dovranno dotarsi dal I luglio 2021. Per chi guida invece la nuova Audi è un vero piacere, sia per la silenziosità di marcia, sia per la qualità delle prestazioni, caratterizzate da una notevole reattività all’acceleratore – la coppia massima arriva già a 1.250 giri/min – e dai begli allunghi di cui il 4 cilindri è capace. La Q5 55 TFSI e parte da 64.800 euro, la 50 da 57.500 euro grazie all’ecobonus di 2.500 euro e nessuna delle due paga il malus. Buone notizie anche sul fronte superbollo: la potenza della parte termica è proprio quella limite di 185 kW. Ma non è finita qui. A Milano, considerando i mancati esborsi per entrare all’interno delle Aree B e C, i risparmi possono sfiorare i 10mila euro rispetto alla versione 45 TFSI a benzina da 245 cv e i 7.300 euro prendendo a riferimento la 45 TDI da 190 cv.
Elementi di sicuro interesse, accanto al prevedibile aumento dei valori residui di tutte le auto ibride. Audi Italia prevede che le Q5 alimentate a gasolio riguarderanno ancora l’85% delle vendite, ma è altrettanto convinta che quelle ricaricabili si ritaglieranno un buon 13%.
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