L'esperienza di vendita Renault cambia con “rnlt”. Prima sede aperta a Parigi
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Da Stellantis a Renault, ma anche VW e Ford oltre ai coreani: ora tutti scommettono forte sui furgoni elettrici
PARIGI - Precipitano alla borsa di Parigi le azioni del gruppo Renault: -14,3%. La performance che riporta i prezzi ai minimi da 6 anni e mezzo (aprile 2013) in area 47 euro. Ma le vendite sull’azionario si stanno allargando a tutto il comparto auto a causa anche dell’annuncio di un rallentamento degli ordini da parte di Volvo che perde il 4% alla Borsa di Stoccolma. Ieri sera, Renault aveva tagliato la guidance per il 2019 a causa di un «ambiente economico meno favorevole delle attese e a fronte di un quadro regolatorio che richiede costi sempre maggiori». Dopo aver annunciato ricavi nel terzo trimestre in calo dell’1,6% a 11,3 miliardi di euro, la casa automobilistica ha stimato un calo dei ricavi tra il 3% e il 4% nell’intero anno e un margine operativo al 5% rispetto al 6% annunciato in precedenza.
Gli analisti di Credit Suisse sottolineano come l’esposizione di Renault in Turchia e Argentina si stia facendo sentire e le vendite della Clio non stanno dando il contributo atteso. La stessa casa di investimento è convinta che la pressione sulla redditività si potrà far sentire anche nella prima parte del 2020 e che una riduzione delle quote del marchio Dacia, complici le maggiori emissioni di CO2, dovrebbe pesare sulla profittabilità di gruppo. L’indice Stoxx600 dei titoli dell’auto è il peggiore e arretra dell’1,6%: a Milano le vendite colpiscono soprattutto Fiat Chrysler(-1,5%) e Pirelli (-1,9%), giù anche Sogefi(-1%). A Francoforte -1,6% Continental, 1,3% Daimler, -0,9% Bmw.
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