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PARIGI - «Anch’io ho diritto alla mia pensione»: a cinque giorni dalla conferenza stampa dinanzi ai media internazionali a Beirut, l’ex numero uno di Renault-Nissan, Carlos Ghosn, torna a parlare in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro. E annuncia di aver querelato, lo scorso dicembre dinanzi al tribunale del Lavoro di Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, il costruttore francese per ottenere la pensione. «La mia uscita da Renault? È una farsa! Reclamo i miei diritti previdenziali come anche tutti i diritti acquisiti», dichiara il megamanager perseguito per frode fiscale in Giappone, aggiungendo: «Tutti conoscono le condizioni in cui sono uscito da Renault: ero in carcere! Ma, che io sappia, in Francia esistono un diritto e una giustizia».
Secondo Le Figaro, l’ex tycoon dell’ auto potrebbe invocare una pensione stimata intorno ai 770.000 euro anni. «Difenderò i miei diritti in quanto persona che ha lavorato così tanti anni. Ho maturato diritti rispetto a Nissan, rispetto a Renault, che non sono stati rispettati. Intendo rivendicarli dinanzi alla giustizia», aveva detto nella conferenza stampa dei giorni scorsi. Al tribunale del lavoro di Boulogne-Billancourt, il manager dal triplo passaporto francese, brasiliano e libanese intende chiedere un’indennità di 249.999,99 euro, precisa Le Figaro, aggiungendo che l’udienza dovrebbe tenersi a fine febbraio.
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