Andy Cowell

Mercedes, il motorista Cowell, papà delle power unit che dominano la F1 dal 2014 lascerà l'incarico

di Massimo Costa
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Il papà delle travolgenti power unit Mercedes che dal 2014 stanno dominando la scena della Formula 1, ha deciso di lasciare la squadra che ha portato in cima al tetto del mondo. Andy Cowell lo ha detto, in gran segreto, a Toto Wolff lo scorso gennaio, ma soltanto oggi la notizia è stata resa pubblica. L'ingegnere inglese resterà alla Mercedes fino all'inizio della stagione 2021, poi lascerà l'incarico. Nel frattempo, Wolff avrà tutto il tempo per riorganizzare i ruoli di comando del reparto motori con sede a Brixworth, dove oltre alle power unit F1 si progettano i motori della Formula E ci si occupa dello sviluppo della hypercar stradale Project One. "La sua leadership è stata un fattore chiave nelle nostre vittorie", ha sottolineato il team principal Toto Wolff, "e ho apprezzato il nostro rapporto professionale sin dal 2013. Sono sicuro che avrà grande successo anche nella prossima sfida che intraprenderà".

Cowell ha spiegato così la propria scelta: "Ho deciso che fosse il momento di andare in cerca di una nuova avventura ingegneristica". Era arrivato in organico nel 2004 (nella vecchia Mercedes-Ilmor), dopo esperienze precedenti in Cosworth e BMW, e dal 2013 aveva assunto la guida dell'intera divisione High Performance Powertrains. Per raccogliere la sua eredità, è stata adottata una strategia di promozioni interne che saranno effettive da luglio: Hywel Thomas diventerà il nuovo direttore generale di Mercedes HPP, e direttore della power unit F1, mentre Adam Allsopp e Markus Schaefer coordineranno il programma Project One. Pierre Godof resterà al vertice dello sviluppo dell'unità elettrica di Formula E. "Ho piena fiducia nelle capacità di Hywel e del gruppo di mantenere la squadra ai vertici", ha affermato Cowell.

Se questa notizia possa rappresentare un motivo di difficoltà per la Mercedes, è tutto da scoprire. Ma precedenti uscite di scena, come quelle di Paddy Lowe (ex direttore tecnico) e il parziale disimpegno del progettista italiano Aldo Costa, ormai in Dallara, non sembrano aver prodotto contraccolpi significativi. "La nostra filosofia è sempre stata che un team vincente è un'organizzazione dinamica, questo cambiamento è un processo naturale per ogni azienda", ha infatti affermato Wolff.

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Venerdì 26 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-06-2020 11:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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