“Maserati: The Brothers”, al via le riprese a Roma. Cast stellare con Anthony Hopkins, Jessica Alba, Andy Garcia e Maya Talem
FE, alle 21 italiane le prime libere della Stagione 11 con le monoposto che possono sfruttare la trazione integrale. L'incognita meteo
Stellantis, Elkann visita Maserati a Modena: «In questi frangenti necessario rimanere uniti»
MADRID – Cyril Blais, Team Principal della scuderia monegasca Maserati Msg impegnata per la terza volta in Formula E, si concede qualche battuta. Tipo quella sul titolo che preferirebbe vincere in Formula E: «Dipende da quello al quale è legato il tuo bonus», scherza, prima di aggiungere sarebbe felice con qualsiasi di quelli in palio. «Quello piloti è quello che tutti ricordano», dice poi. Il manager francese è peraltro un po' meno convinto del Trofeo Costruttori: «Sembra quasi un premio di seconda categoria, come per permettere a chiunque di portare a casa qualcosa», insiste.
Sulla Gen3 Evo, la nuova monoposto, ha pochi dubbi: «È un passo nella giusta direzione – spiega – Le gomme, la trazione integrale, quest'ultima la sollecitavamo fa tempo. Anche esteticamente la macchina è più bella. Dal punto di vista ingegneristico la gestione dovrebbe essere un po' più semplice».
Più spettacolo?
«C'è un ulteriore elemento di cui anche i piloti dovranno tener conto, il deterioramento degli penumatici».
Significa sì?
«Già lo scorso anno le gare sono state più emozionanti e io credo che con queste novità lo spettacolo verrà accentuato, garantendo ancora più intrattenimento».
Arriva anche la ricarica ultrarapida.
«Contribuirà a creare una nuova dinamica. Qui a Madrid condurremo dei test con la simulazione di una gara e poi capiremo se verrà introdotta: dobbiamo essere sicuri al cento per cento che il sistema sia affidabile. L'ultima cosa che vogliamo è adottare qualcosa che non dia garanzie tecnologiche».
Non saranno troppe le modifiche?
«Dobbiamo consolidare quello che abbiamo e non necessariamente cambiare ogni cosa, anche per evitare di confondere le persone».
Le soste per il rifornimento sono tra queste?
«L'idea è che verranno introdotte solo negli eventi doppi, una gara con e una senza. Gli eventi singoli sono esclusi. Quindi, se tutto va bene, la “prima volta” sarà a Jeddah».
E l'Attack Mode?
«Semplice: nelle ultime due stagioni te ne volevi liberare per non perdere posizioni. D'ora in poi non sarà più una penalità, ma un elemento tattico che cambia l'approccio perché la differenza nelle prestazioni è importante. In sintesi: servirà per guadagnare posizioni e non verrà attivato solo per evitare di perderle».
Vedremo strategie completamente differenti?
«Non è ancora chiaro come verrà impiegato, anche perché dipenderà dall'andamento delle qualifiche. Ci sarà qualcuno che proverà ad “andare lungo”, scommettendo magari sulla Safety Car, per attivarlo tardi. Vedremo».
Con quale obiettivo parte la Maserati?
«Lo scorso campionato abbiamo chiuso ottavi come squadra e con Max (Günther, adesso passato alla Ds Penske, ndr) abbiamo fatto qualche buon risultato. Vogliamo guadagnare posizioni, riducendo il divario da quelli che ci precedono: dobbiamo fare un salto in avanti, ma non dico adesso che vinceremo il prossimo campionato. Cercheremo di sfruttare le occasioni che avremo perché abbiamo due piloti in grado di fare bene».
Con quali piazzamenti ti riterresti deluso?
«Come squadra voglio almeno la quinta o la sesta piazza. E credo che entrambi piloti (Stoffel Vandoorne, arrivato dalla Ds Penske, e Jake Hughes, "strappato" alla Neom McLaren, ndr) possano finire lastagione nella Top 10».
Stellantis non ha ancora confermato o meno l'adesione al progetto Gen4.
«No comment. Immagino che nelle prossime settimane ci sarà un annuncio».
In quali piste sarete più competitivi?
«Credo su quelli cittadini, quelli in cui conta molto la qualifica e quelli meno sensibili dal punto di vista energetico. Cercheremo di migliorare, ma le piste con i lunghi rettilinei sono meno adatte alle nostre caratteristiche».