Malore fatale per Bruno Campagnolo: i genitori, tornati da un viaggio, lo hanno trovato morto a letto. Aveva 43 anni

L'uomo, residente a Galliera Veneta, era operatore socio sanitario

Bruno Campagnolo morto a 43 anni
di Michelangelo Cecchetto
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 14:32 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 14:54

Un malore tanto improvviso quanto fatale ha interrotto i 43 anni di vita di Bruno Campagnolo, operatore socio sanitario, residente a Galliera Veneta. É accaduto ieri mattina, 22 marzo, nella sua abitazione e non appena i familiari lo hanno trovato incosciente nel letto, hanno allertato immediatamente i soccorsi. Sono stati i colleghi del pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella a tentare di strapparlo alla morte, purtroppo inutilmente. Con tutta probabilità l'arresto cardiaco che ha colpito Bruno Campagnolo è avvenuto mentre dormiva, ed è stato devastante fin dai primi istanti tanto da non permettergli di chiamare aiuto.

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Lascia i genitori, il papà, pensionato, la mamma che proprio ieri sera rientrava dall'estero a conclusione di un viaggio, e la sorella secondogenita, e poi tantissimi amici che Bruno Campagnolo aveva. «Fiero ed orgoglioso del suo lavoro», dicono di lui tutti, sintetizzando le sue doti umane e professionali.

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Aveva lavorato nel pronto soccorso dell'ospedale di Camposampiero ed ora era in forza a quello di Cittadella, più vicino alla sua cittadina di residenza.

Per lui lavorare nella sanità era una missione, quello che aveva sempre voluto. In questo biennio complesso non si è mai tirato indietro anche di fronte ad una malattia di fatto sconosciuta e altamente mortale com'era nei primi mesi del 2020. Lui, come del resto tutti i colleghi impiegati nella sanità, ma ancor più coloro che operano nei reparti dove le situazioni di urgenza ed emergenza sono la costante. Una persona per bene, non è frase di circostanza, appassionato della vita, come dimostrava nei momenti in cui era libero dagli impegni lavorativi. Non molti dati i turni molto variabili in un regime di pandemia, ma certamente ha saputo creare tanti legami profondi che rimarranno veramente indelebili a cominciare da quello con la sua fidanzata.

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Lui abituato ad interfacciarsi con persone che si trovano in situazioni complesse e particolari dove i secondi possono risolvere una situazione critica in meglio o in peggio, nonché con i familiari che in un reparto come il pronto soccorso sono spesso in apprensione. Un sorriso, una parola, possono stemperare le tensioni, e Bruno lo sapeva e lo faceva. Per quanto distaccati si possa essere, quando ci si trova di fronte ad una persona che si conosce, ed ancor più se hai condiviso tanti turni di lavoro, accettare che nel pieno della vita, termini improvvisamente, non è affatto semplice e non lo è stato per tutta l'equipe del pronto soccorso cittadellese, appresa la notizia della scomparsa di Bruno. Così per i tanti concittadini e non solo che dalla serata hanno cominciato a ricevere la ferale notizia alla quale nessuno voleva assolutamente credere, ma che purtroppo è tale. La data delle esequie ad ora non è stata fissata.

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